
di John Mackenzie (Gran Bretagna, 1977)
Per molti anni nel Regno Unito andarono in onda i cosiddetti public information films, una serie di cortometraggi commissionati dal governo in modo tale da poter educare/informare il cittadino, mettendolo in guardia sui vari pericoli presenti nella quotidianità (dalle città alle zone rurali). Siccome verso la metà dei 70s alcuni bambini morirono in seguito a una catena di incidenti avvenuti nelle campagne del paese (la lista, piuttosto lunga, è riportata al termine del film), nel 1977 fu il turno di “Apaches”, uno short di ventisette minuti incentrato proprio su queste disgrazie.
Ci troviamo all’interno di una grande fattoria, dove sei ragazzini stanno giocando a fare gli indiani, rincorrendosi e facendo finta di spararsi a vicenda, un passatempo come tanti destinato purtroppo a finire in tragedia: cinque di loro infatti ci rimettono le penne, morendo nelle circostanze più assurde. C’è chi viene maciullato sotto le ruote di un trattore, chi affoga dentro una fossa di liquami o chi rimane schiacciato da una grata di ferro, tre esempi al volo che testimoniano quanto può essere infame il fato, anche lontano dal caos cittadino.
“Apaches” rappresenta dunque uno dei prodotti più curiosi tra questi corti realizzati per la televisione: stavolta è la morte accidentale a colpire senza pietà, frutto di ingenuità o di disattenzione, perché quando si è bambini spesso non si tiene conto dei tanti pericoli che possono minare la nostra incolumità.
Infine, una nota a margine: questa breve pellicola diretta da John Mackenzie è stata proiettata persino a scopo educativo nelle scuole statunitensi, canadesi e australiane. In poche parole, scolari che osservano dei loro coetanei morire in maniera brutale. Se non è cinema estremo questo!

(Paolo Chemnitz)
