Vengeance

di Johnnie To (Hong Kong/Francia, 2009)

Dopo aver realizzato una serie di pellicole fondamentali per la storia del cinema action/crime/noir orientale (impossibile non menzionare “A Hero Never Dies” oppure “Exiled”), Johnnie To nel 2009 si presenta a Cannes con un lungometraggio-tributo alla scuola transalpina: “Vengeance” infatti non solo è un sentito omaggio alle opere di Continua a leggere

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Dead & Buried

di Gary Sherman (Stati Uniti, 1981)

Tra i (pochi) film diretti da Gary Sherman, “Dead & Buried” (o se preferite, “Morti e Sepolti”) è quello che ricordiamo con maggior piacere: si tratta di un horror in parte sottovalutato, un lavoro per giunta uscito durante un periodo in cui sia i produttori che il pubblico preferivano guardare altrove (nel 1981 c’è la slasher mania). È importante dunque riaffermare Continua a leggere

Splatters – Gli Schizzacervelli

di Peter Jackson (Nuova Zelanda, 1992)

Dal capostipite “Blood Feast” (1963) di Herschell Gordon Lewis al fondamentale “Splatters – Gli Schizzacervelli” (1992) ne è passato di sangue sotto ai ponti: ventinove anni di differenza, esattamente come dal 1992 al 2021, un altro periodo in cui il filone splatter ha continuato a regalarci infinite soddisfazioni. Se Lewis (da sempre soprannominato Continua a leggere

The Pit

di Lew Lehman (Canada, 1981)

All’inizio degli anni ottanta non tutti i registi erano impegnati nel giro slasher. Lew Lehman fu uno di questi, anche se “The Pit” (produzione canadese ma riprese effettuate in Wisconsin) rimase il suo primo e ultimo lavoro dietro la mdp. Si tratta di un horror (dai contorni drammatici) piuttosto curioso per l’epoca, un’opera dove il disagio di un ragazzino Continua a leggere

Skinning

di Stevan Filipovic (Serbia, 2010)

“Skinning” (“Sisanje”) è un lungometraggio incentrato su un argomento molto delicato, considerando che dopo il crollo del blocco sovietico sono stati proprio i paesi dell’Europa orientale a dover fronteggiare degli enormi rigurgiti nazionalisti: il caso eclatante della ex Jugoslavia continua ancora oggi a tormentare la coscienza di molte persone, non a caso Continua a leggere

Vore Gore

di Registi Vari (Italia/Spagna, 2021)

Il cinema estremo non ci aveva ancora parlato della vorarefilia, termine che possiamo abbreviare nel più semplice vore. Si tratta di una parafilia che associa il piacere sessuale all’atto di essere mangiati o di divorare un altro individuo: tale feticismo, inattuabile nella realtà (il cannibalismo è infatti un’altra cosa), si può assecondare attraverso la fantasia dei vari Continua a leggere

Pig

di Michael Sarnoski (Stati Uniti, 2021)

La seconda vita professionale di Nicolas Cage continua imperterrita nel suo percorso indie, lontano dai riflettori del cinema americano che conta. Probabilmente quelli di Hollywood si sarebbero fatti persino una grassa risata davanti a un soggetto del genere, non a caso “Pig” verte su una storia completamente fuori dal comune, un rapporto Continua a leggere

A Classic Horror Story

di Roberto De Feo e Paolo Strippoli (Italia, 2021)

Roberto De Feo e Paolo Strippoli lo ammettono senza nascondersi dietro un dito. Non poteva esserci titolo più onesto e ruffiano di “A Classic Horror Story”, una produzione Netflix che rinuncia a qualsiasi tipo di novità pur di restare aggrappata all’interno di una comfort zone riconoscibile all’istante. Rischiare qualcosa di più personale o azzardato? Nemmeno per Continua a leggere

Animales Humanos

di Lex Ortega (Messico, 2020)

Se con l’infame “Atroz” (definito il più violento film messicano mai realizzato) Lex Ortega è entrato di diritto nel giro estremo che conta, il suo nuovo lungometraggio “Animales Humanos” ribadisce la sua propensione nel saper affondare per bene le unghie nel cinema di confine, anche ribaltando completamente la prospettiva sociale. Le strade Continua a leggere

La Casa Delle Mele Mature

di Pino Tosini (Italia, 1971)

Scavando nei meandri più nascosti del cinema italiano, siamo riusciti a recuperare questo film del 1971 praticamente sconosciuto, un dramma incentrato sulla triste realtà dei manicomi italiani. Prima della chiusura di queste strutture, avvenuta soltanto nel 1978 con l’approvazione della legge Basaglia, chiunque fosse ai margini della società Continua a leggere