Silenced

di Hwang Dong-Hyuk (Corea del Sud, 2011)

Cosa diavolo stava combinando dieci anni fa il regista/sceneggiatore della celebratissima serie “Squid Game”? Possiamo parlare di un vero e proprio salto mortale nel passato, poiché nel 2011 Hwang Dong-Hyuk aveva appena realizzato un film drammatico tra i più dolorosi e strazianti mai girati in Corea del Sud, “Silenced” (da noi all’epoca premiato al Continua a leggere

Luz: The Flower Of Evil

di Juan Diego Escobar Alzate (Colombia, 2019)

Il colombiano Juan Diego Escobar Alzate (classe 1987) è ancora giovane e ne deve fare di strada. Questo suo primo lungometraggio, seppur devoto al cinema di Alejandro Jodorowsky (il regista ha più volte dichiarato il suo grande amore per “El Topo”), non riesce infatti a tramutare in magia le tante interessanti premesse messe sul piatto. Le idee ci sono, l’alchimia Continua a leggere

Nitram

di Justin Kurzel (Australia, 2021)

Tra i massacri più sanguinosi della storia compiuti da una singola persona, quello di Port Arthur (in Tasmania) ha davvero lasciato delle cicatrici indelebili. Era il 1996 quando un giovane di nome Martin Bryant uccise a colpi d’arma da fuoco trentacinque persone in varie località di questo sobborgo. Tempo dopo, gli approfondimenti psichiatrici Continua a leggere

Tragedy Girls

di Tyler MacIntyre (Stati Uniti, 2017)

Esistono anche i film antipatici. Non sono necessariamente brutti, ma si impegnano fino in fondo per farsi detestare sotto ogni aspetto possibile: “Tragedy Girls” è uno di questi, al di là della sua ottima confezione studiata appositamente per attirare un pubblico di aspiranti bimbiminkia di età compresa tra i tredici e i diciannove anni. Se per Continua a leggere

Endgame – Bronx Lotta Finale

di Joe D’Amato (Italia, 1983)

È il 1983 quando Joe D’Amato approda momentaneamente al cinema post-apocalittico, realizzando due film appartenenti a un filone abbastanza popolare durante quel periodo: se però con “Anno 2020 – I Gladiatori Del Futuro” (diretto a quattro mani con l’amico Eastman/Montefiori) c’è ben poco da ricordare, è con “Endgame – Bronx Lotta Finale” che Continua a leggere

The Trip

di Tommy Wirkola (Norvegia, 2021)

Black humour e splatter possono andare perfettamente a braccetto, perché il sangue nel cinema può anche essere uno scintillante fluido capace di divertire e di intrattenere. Tommy Wirkola questo lo sa molto bene, non a caso tale formula l’ha già applicata alla perfezione con il riuscitissimo “Dead Snow 2: Red vs Dead” (2014), a nostro avviso il suo miglior Continua a leggere

Benedetta

di Paul Verhoeven (Francia/Belgio/Paesi Bassi, 2021)

Benedetto sia Paul Verhoeven. Oggi ottantatreenne, eppure sempre in splendida forma quando si tratta di sbatterci in faccia la sua idea di cinema. Sono trascorsi cinque anni dal suo ultimo lavoro (il magnifico “Elle”), un periodo in cui il regista di Amsterdam ha sviluppato almeno tre progetti, fino a sceglierne uno in accordo con la produzione Continua a leggere

Rituals, Il Trekking Della Morte

di Peter Carter (Canada, 1977)

“Rituals, Il Trekking Della Morte” (il titolaccio italiano non perdona) è un film canadese piuttosto conosciuto negli ambienti underground, non a caso da molti è stato bollato come una sorta di risposta low-cost all’imprescindibile “Un Tranquillo Weekend Di Paura” (il celebre survival movie diretto da John Boorman è ormai prossimo al suo cinquantennale) Continua a leggere

Amityville Horror

di Stuart Rosenberg (Stati Uniti, 1979)

È un dato di fatto: le saghe più prolifiche del cinema horror sono indissolubilmente legate alla figura di un villain, di un personaggio capace di entrare nella memoria collettiva di tutti gli appassionati anche grazie alla sua potenza iconografica. L’eccezione che conferma la regola è tuttavia rappresentata dalla saga di Amityville, al momento Continua a leggere

The Other Lamb

di Małgorzata Szumowska (Irlanda/Belgio, 2019)

Małgorzata Szumowska è una regista ormai conosciuta e apprezzata non solo in terra polacca (del precedente “Mug”, uscito anche in Italia, ne abbiamo parlato a suo tempo). Da lei era dunque lecito attendersi uno step ulteriore in ambito internazionale, un’occasione che si è materializzata di recente con questo “The Other Lamb”, il primo lungometraggio della Szumowska Continua a leggere