The Loved Ones

the loved onesdi Sean Byrne (Australia, 2009)

Quando il torture porn incontra il pop. In effetti, con un semplice gioco di parole, potremmo dire che “The Loved Ones” è un torture-pop. Il debutto di Sean Byrne è stato un fulmine a ciel sereno: una formula neppure troppo originale, rivisitata però con estrema intelligenza e con un magico tocco di black humour grottesco. La cornice in cui si muove questo film trasforma così la tortura in un Continua a leggere

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Switchblade Sisters

switchbladedi Jack Hill (Stati Uniti, 1975)

Il nome di Jack Hill è indissolubilmente legato al cinema exploitation, di cui è stato uno dei migliori rappresentanti. Se il delirio in b/n di “Spider Baby” (1967) ha lanciato il suo nome nei circuiti underground, le sue pellicole realizzate durante gli anni settanta lo hanno consacrato come uno dei Maestri del genere: pensiamo ai celebri women in prison “The Big Doll House” (aka “Sesso In Gabbia” Continua a leggere

Fender Bender

fender benderdi Mark Pavia (Stati Uniti, 2016)

L’ultimo film diretto da Mark Pavia risaliva al 1997 (“The Night Flier”, riuscita trasposizione di un racconto di Stephen King). Ora non sappiamo di preciso cosa abbia combinato questo regista originario dell’Illinois durante gli ultimi anni, ma un segnale di vita è arrivato e si chiama “Fender Bender”, come il termine usato in America per indicare un banale tamponamento Continua a leggere

Love

love_di Gaspar Noé (Francia/Belgio, 2015)

Il regista franco-argentino ha dovuto attendere quasi tre lustri per mettere in scena questa sua autobiografia, “Love” infatti era previsto fin dai tempi di “Irréversible” (2002) ma poi non se ne fece più nulla. Si tratta di un’opera che concettualmente aggiunge poco alla filmografia di Gaspar Noé, un lavoro che rimescola gli elementi portanti del suo modo di fare cinema: sangue, sperma e lacrime Continua a leggere

Amer

amerdi Hélène Cattet e Bruno Forzani (Francia/Belgio, 2009)

Hélène Cattet e Bruno Forzani sono una coppia sia nella vita che nel cinema (origini francesi ma vivono a Bruxelles). Proprio nel decennio in cui l’horror transalpino ha tirato fuori le sue pellicole più ferali ed estreme, “Amer” prende una strada diversa, contorta e affascinante, legandosi a doppio filo con il giallo all’italiana dei tempi Continua a leggere

Il Tunnel Dell’Orrore

il tunneldi Tobe Hooper (Stati Uniti, 1981)

Il 26 agosto del 2017 è morto Tobe Hooper. Uno dopo l’altro i pezzi da novanta dell’american horror ci salutano: restano però i loro film, non sempre perfetti, ma sicuramente importanti se contestualizzati nel periodo della loro uscita. Di “Non Aprite Quella Porta” (1974) e di “Quel Motel Vicino Alla Palude” (1976) abbiamo parlato in lungo e in largo, oggi quindi facciamo un salto in avanti di Continua a leggere

Eden Lake

eden lakedi James Watkins (Gran Bretagna, 2008)

Con l’inizio del nuovo millennio, l’Inghilterra ha dovuto affrontare un’incredibile impennata riguardo l’aumento della criminalità minorile, salita alla ribalta con una serie di fatti di cronaca piuttosto inquietanti. Baby gang, teppisti, ragazzini a volte neppure quattordicenni ma già invischiati nel giro sbagliato. Una tematica che il cinema d’oltremanica non ha mai trascurato, pensiamo a “Scum” (1979) Continua a leggere

Kinatay

kinataydi Brillante Mendoza (Filippine/Francia, 2009)

Il cinema filippino ha una sua importante passerella di nomi dietro la telecamera, sia dal punto di vista autoriale (ricordiamo la vittoria di Lav Diaz al Festival di Venezia nel 2016) che da quello legato al genere (in questa sede apprezziamo non poco le recenti opere di Erik Matti). Poi c’è il talento puro e incostante, ovvero Continua a leggere

La Tarantola Dal Ventre Nero

la-tarantola-dal-ventre-nerodi Paolo Cavara (Italia/Francia, 1971)

L’incursione di Paolo Cavara nel giallo all’italiana ha lasciato il segno, prima con “La Tarantola Dal Ventre Nero” e poi con il meno derivativo “…E Tanta Paura” (1976). Il titolo animalesco del film in esame rimanda direttamente a “L’Uccello Dalle Piume Di Cristallo” (1970), punto di partenza indiscutibile di un filone tra i più amati e prolifici del nostro cinema di genere. Così tra gatti, Continua a leggere

I’m A Killer

i'm a killerdi Maciej Pieprzyca (Polonia, 2016)

Negli ultimi anni sono aumentate a dismisura le opere vintage dedicate a qualche torbida vicenda realmente accaduta nel passato e legata a uno spietato assassino: Maciej Pieprzyca qui però si è focalizzato sulle indagini e non sul killer, al contrario di altri suoi colleghi che recentemente hanno trattato argomenti simili. Viene in mente il valido “La Prochaine Fois Je Viserai Le CoeurContinua a leggere