Creepshow

creepdi George A. Romero (Stati Uniti, 1982)

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una notevole inflazione di film horror a episodi, opere spesso dirette da più registi e quindi non sempre capaci di seguire un filo logico (ed estetico) coerente. Oggi perciò ci siamo sentiti in dovere di ripescare dal cilindro un lavoro molto importante all’interno di questo filone, “Creepshow”, l’unione tra un grande regista (George A. Romero) e un grande scrittore Continua a leggere

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The Hunt

the huntdi Craig Zobel (Stati Uniti, 2020)

La tentacolare Blumhouse Productions continua imperterrita a sfornare pellicole destinate a far discutere, associando l’intrattenimento di taglio thriller/horror con acute riflessioni sull’America contemporanea (pensiamo al meritato successo raggiunto con “Get Out”). Questa volta alla regia è stato reclutato il bravo Craig Zobel, da noi già ammirato nel valido “Compliance” (2012) e poi finito Continua a leggere

Al Diavolo La Morte

al diavolo la mortedi Claire Denis (Francia/Germania, 1990)

Se il cinema di Claire Denis non è affatto di facile comprensione, il motivo è anche da ricercare nel passato di questa regista parigina classe 1948, segnata sicuramente dalla sua lunga esperienza in Africa durante la sua fanciullezza. Oltre a questo, la Denis si è fatta le ossa accanto a cineasti del calibro di Jim Jarmusch e Wim Wenders, ulteriori influenze che le hanno permesso di forgiare il suo Continua a leggere

2022: I Sopravvissuti

soylent gdi Richard Fleischer (Stati Uniti, 1973)

Sai, quando ero piccolo si mangiava roba vera. Poi gli industriali e gli scienziati hanno avvelenato l’acqua, inquinato la terra e sterminato la vita animale e vegetale”. C’è tanta verità in questo importante tassello del cinema distopico degli anni settanta, un film per certi versi profetico che ancora oggi si dimostra più attuale che mai. L’ispirazione arriva dal romanzo di fantascienza “Make Room! Continua a leggere

Il Buco

el hoyodi Galder Gaztelu-Urrutia (Spagna, 2019)

Sarà solo il tempo a decretarlo, ma siamo pronti a scommettere che “Il Buco” (“El Hoyo”) possa presto diventare un piccolo classico del cinema sci-fi. Non a caso, dopo il successo riscontrato al Festival di Toronto (dove l’opera è stata presentata in anteprima mondiale), Netflix ha subito fiutato le sue potenzialità, acquistandone i diritti in modo tale da poterla distribuire in esclusiva sulla sua Continua a leggere

Vacanze Per Un Massacro

vacanze per un massacrodi Fernando Di Leo (Italia, 1980)

C’è più sex che violence in questo film minore di Fernando Di Leo, una pellicola realizzata con pochi soldi quasi esclusivamente all’interno di una sola location. Il soggetto originario di Mario Gariazzo viene sceneggiato dallo stesso regista, un compito non facile che si tramuta in un lavoro scarno e privo di particolari guizzi vincenti, se escludiamo l’eccellente svolta conclusiva, girata egregiamente e Continua a leggere

Solo Dio Perdona

solo dio perdonadi Nicolas Winding Refn (Danimarca/Francia, 2013)

Se dovessimo identificare un oggetto misterioso all’interno della filmografia di Nicolas Winding Refn, “Solo Dio Perdona” (“Only God Forgives”) sarebbe immediatamente chiamato in causa. Nonostante la presenza di Ryan Gosling e di un linguaggio estetico in linea con il precedente “Drive” (2011), il regista danese fa un passo indietro e riprende in mano un Continua a leggere

Jungle

jungledi Greg McLean (Australia/Colombia, 2017)

Due film come “Wolf Creek” (2005) e il relativo sequel del 2013, stereotipi a parte, hanno lanciato il nome di Greg McLean consentendogli di lavorare anche con produzioni più importanti. Occasioni che però non hanno lasciato segni indelebili, soprattutto con “The Darkness” (2016) ma anche con il godibile ma non per questo eccelso “The Belko Experiment”, uscito sempre nello stesso Continua a leggere

La Ballata Di Narayama

la ballata di narayamadi Shôhei Imamura (Giappone, 1983)

Shôhei Imamura (1926-2006) non solo è stato uno dei più importanti registi della nouvelle vague giapponese, ma si è distinto anche per aver vinto ben due volte la Palma d’Oro a Cannes, nel 1983 con “La Ballata Di Narayama” e nel 1997 con “L’Anguilla”. L’interesse per l’indagine sociale è un tema che ritroviamo spesso nelle sue pellicole, una ricerca che travalica epoche e contesti come accade Continua a leggere

Mommy

mommydi Xavier Dolan (Canada, 2014)

Uno dei registi più chiacchierati dell’ultima decade trascorsa è sicuramente il giovane Xavier Dolan (classe 1989), per alcuni vero e proprio enfant prodige del cinema contemporaneo, per altri invece un cineasta sopravvalutato. Il canadese ha cominciato la sua carriera come attore (a soli diciannove anni interpreta Antoine nel celebre “Martyrs” di Pascal Laugier), per poi partire a Continua a leggere