The Farmer

di David Berlatsky (Stati Uniti, 1977)

Attorno ai film rari o a quelli scomparsi definitivamente, si crea spesso un’aura leggendaria, come se stessimo parlando di un capolavoro che nessuno riuscirà mai più a vedere. Il destino di “The Farmer” (da noi “Il Reduce”) sembrava dovesse andare in questa direzione, invece poco tempo fa, dopo oltre quarant’anni di totale oblio, la pellicola è stata Continua a leggere

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Johnny Firecloud

di William Allen Castleman (Stati Uniti, 1975)

Se il cinema degli anni settanta ha un posto speciale nel nostro cuore, i motivi sono praticamente infiniti: tanto per cominciare, si tratta del decennio del politicamente scorretto per eccellenza (prima dell’arrivo degli 80s e di un graduale ritorno alla triste normalità), visto che una nuova generazione di registi stava sovvertendo quelle regole obsolete Continua a leggere

Malum

di Anthony DiBlasi (Stati Uniti, 2023)

Nel 2014, uscirono un paio di horror ambientati all’interno di un’isolata stazione di polizia, due film che in qualche modo provavano a rimettere in circolo quelle sensazioni già provate con l’intramontabile “Distretto 13” (1976) di John Carpenter. Uno era “Let Us Prey” di Brian O’Malley, mentre l’altro era “Last Shift” di Anthony DiBlasi: nulla di eclatante Continua a leggere

Sisu

di Jalmari Helander (Finlandia, 2022)

Dopo aver trionfato al Festival di Sitges in ben quattro categorie (miglior pellicola, miglior interprete maschile, migliore colonna sonora e miglior fotografia), “Sisu” è pronto a sbarcare sugli schermi di tutto il mondo. Il termine finlandese che dà il titolo all’opera non è traducibile con una singola parola, ma si può associare al coraggio, alla resilienza Continua a leggere

Father Is A Dog

di Lee Sang-Woo (Corea del Sud, 2010)

“Father Is A Dog” (“Abeojineun Gaeda”) rappresenta il secondo capitolo di una bad family trilogy cominciata un anno prima con “Mother Is A Whore” (2009) e terminata nel 2014 con “I Am Trash”. Come abbiamo già appurato con il precedente capitolo, Lee Sang-Woo non è un regista a cui interessa raccogliere consensi su scala internazionale (a differenza di Continua a leggere

La Guerra Del Cittadino Joe

di John G. Avildsen (Stati Uniti, 1970)

Sei anni prima di girare l’imprescindibile “Rocky” (1976), John G. Avildsen realizzò una pellicola ancora oggi molto attuale, un dramma perfettamente incastonato in un’epoca contraddistinta da forti contrasti sociali (in questo caso, acuiti dalle notizie che giungevano dal Vietnam). In Italia, “Joe” è conosciuto con un titolo molto più esplicito Continua a leggere

Rolling Thunder

di John Flynn (Stati Uniti, 1977)

Nel recente volume “Cinema Speculation” scritto da Quentin Tarantino, il regista americano dedica addirittura un intero capitolo a “Rolling Thunder”, uno dei sui film preferiti di sempre: non a caso, lo stesso Tarantino chiamò Rolling Thunder Pictures una compagnia di distribuzione da lui messa in piedi nel 1995. Una devozione enorme, alimentata dalla Continua a leggere

Linkeroever

di Pieter Van Hees (Belgio, 2008)

Linkeroever è il nome del quartiere di Anversa (ubicato sulla riva sinistra del fiume Schelda) che ha ispirato il regista Pieter Van Hees per questo primo capitolo di una trilogia da lui chiamata anatomy of love and pain (i due lungometraggi che chiudono il cerchio sono “Dirty Mind” e “Waste Land”). Il film non solo è un thriller dai risvolti esoterici sulla scia Continua a leggere

The Asphyx

di Peter Newbrook (Gran Bretagna, 1972)

“The Asphyx” è un horror gotico di provenienza britannica uscito nel lontano 1972, quando questo genere era già considerato fuori tempo massimo. In questo caso, l’inquietante storia messa in scena dal regista Peter Newbrook è sorretta da un elemento sovrannaturale di taglio sci-fi, un diversivo senza dubbio originale capace di rendere affascinante un Continua a leggere

The Blair Witch Project

di Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez (Stati Uniti, 1999)

In October of 1994, three student filmmakers disappeared in the woods near Burkittsville, Maryland, while shooting a documentary. A year later, their footage was found…”. Comincia con queste parole uno dei film spartiacque nella storia del cinema horror (e non solo), un prodotto basilare per la rinascita di un genere in debito di ossigeno durante Continua a leggere