Il Figlio Di Saul

il figlio di sauldi László Nemes (Ungheria, 2015)

Una parte della famiglia di László Nemes è stata sterminata ad Auschwitz. Non è stato facile per il regista trovare il momento propizio per riconnettersi con la storia dei suoi cari, trattando una tragedia che colpì duramente anche il popolo ungherese. Ma “Il Figlio Di Saul” non è il classico film sull’Olocausto con i carnefici da una parte e le vittime dall’altra, perché Nemes ci chiude dentro Continua a leggere

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Bone Tomahawk

bone_tomahawkdi S. Craig Zahler (Stati Uniti, 2015)

Il 2015 ha segnato con successo il ritorno di Kurt Russell al western: stesso look con baffoni imponenti ma per lui due film e due personaggi molto diversi tra loro, prima uno sceriffo in “Bone Tomahawk” e subito dopo un cacciatore di taglie in “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. E nonostante una locandina molto classica e convenzionale, il debutto alla regia per S. Craig Continua a leggere

Lo Squartatore Di New York

lo squartadi Lucio Fulci (Italia, 1982)

Un thriller ultraviolento. Questo è “Lo Squartatore di New York”, un film che segna il ritorno di Lucio Fulci sul versante giallo dopo una serie di horror puri di seminale importanza, un segnale praticamente isolato ma significativo che giunge proprio quando il cinema bis italiano inizia la sua lenta parabola discendente. Una parabola che, ironia della sorte, combacia proprio con le ultime Continua a leggere

Vampyros Lesbos

vampyros lesbosdi Jesús Franco (Germania Ovest/Spagna, 1971)

“Vampyros Lesbos” rappresenta l’apice del connubio artistico tra Jess Franco e la giovane Soledad Miranda, scomparsa pochi mesi dopo le riprese del film durante un incidente automobilistico all’età di soli ventisette anni. Eppure sono bastati una manciata di titoli per far sì che l’attrice spagnola diventasse un’icona del cinema sexploitation europeo, pensiamo anche a “De Sade 2000Continua a leggere

Scare Campaign

scare campaigndi Cameron Cairnes e Colin Cairnes (Australia, 2016)

Per i fratelli Cameron e Colin Cairnes “Scare Campaign” rappresenta il secondo lavoro a quattro anni di distanza da “400 Bloody Acres” (2012). Un film che sfrutta una tematica attuale, inserendo l’orrore all’interno di uno show televisivo, in questo caso una candid camera nella quale un ignaro protagonista viene attirato in un luogo isolato e qui fatto oggetto di scherzi Continua a leggere

Brain Damage

brain damagedi Frank Henenlotter (Stati Uniti, 1988)

Se il lontano debutto “Basket Case” (1982) è considerato un b-movie di culto da tutti gli appassionati del genere, “Brain Damage” è qualcosa di più, perché sei anni dopo Frank Henenlotter non solo ha a disposizione un budget più elevato, ma riesce a far collimare in maniera intelligente l’horror e la commedia attraverso un’opera che dietro la deriva splatter e grottesca nasconde una critica Continua a leggere

Female Prisoner #701: Scorpion

female scorpiondi Shunya Itô (Giappone, 1972)

La storia dei women in prison giapponesi (e non) passa da qui, dalla saga che ruota sulla figura ribelle di Nami (detta Sasori, lo scorpione), incarnata da un’attrice (e cantante) simbolo del cinema nipponico degli anni settanta, Meiko Kaji, che rivedremo anche nel celebre e osannato “Lady Snowblood” (1973). L’interesse attorno a lei è cresciuto grazie alla rivalutazione tarantiniana di Continua a leggere

Raw

rawdi Julia Ducournau (Francia/Belgio, 2016)

Attorno a “Raw” (aka “Grave”) si è creato un hype incredibile fin dallo scorso Toronto International Film Festival, quando un paio di spettatori sono svenuti in sala durante la proiezione per via di alcune scene cruente e disturbanti. Una situazione simile avvenuta successivamente nel corso di una rassegna svedese, dove a quanto pare c’è chi ha lasciato il cinema in preda a conati di vomito Continua a leggere

Sam Was Here

sam was heredi Christophe Deroo (Stati Uniti, 2016)

Sam è un venditore porta a porta che improvvisamente si ritrova in una località disabitata, un posto fantasma abbandonato da tutti. Nessuno risponde al telefono (neppure la moglie) e l’unica fonte di comunicazione è la radio, la quale trasmette un appello che mette in guardia gli abitanti di quel luogo: un maniaco omicida sta uccidendo i bambini della zona. Il Continua a leggere

Non Aprite Quella Porta

non apritedi Tobe Hooper (Stati Uniti, 1974)

Il titolo italiano “Non Aprite Quella Porta” non ha la stessa potenza di quello originale, “The Texas Chainsaw Massacre”. Non tanto per il massacro e la motosega, quanto per l’identificazione dell’orrore con uno stato americano in particolare, il Texas, un tempo addirittura indipendente e da sempre con una sua peculiare identità. Un luogo impervio, attraversato a ovest dal deserto e a est dalle Continua a leggere