La Casa In Fondo Al Lago

di Alexandre Bustillo e Julien Maury (Francia/Belgio, 2021)

Ancora non sappiamo se Alexandre Bustillo e Julien Maury potranno contare su un’altra occasione dopo “Leatherface” (2017), produzione americana di respiro internazionale che (almeno sulla carta) avrebbe potuto indirizzare al meglio la carriera di questi due registi. Purtroppo, dopo il botto iniziale (“À L’Intérieur”), il cinema di Bustillo e Maury ha Continua a leggere

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Wrath Of Silence

di Yukun Xin (Cina, 2017)

Quando il cinema cinese si spinge a nord (le zone settentrionali dello Shanxi ma soprattutto la regione autonoma della Mongolia Interna), c’è poco da stare allegri: miniere, corruzione, sfruttamento del lavoro e luoghi spesso brulli e desolati, è questa la cornice dentro la quale prendono forma delle storie quotidiane cariche di rabbia e di disperazione. Lo Continua a leggere

King Leopold’s Ghost

di Pippa Scott e Oreet Rees (Stati Uniti, 2006)

Questo documentario prende ispirazione dall’omonimo best-seller di Adam Hochschild, un libro che esplora lo sfruttamento del Congo da parte di Re Leopoldo II del Belgio tra il 1885 e il 1908, una storia di soprusi e di atrocità che ha segnato per sempre le sorti di questa nazione, ancora oggi uno degli stati più poveri del mondo nonostante le Continua a leggere

Satan’s Slaves

di Joko Anwar (Indonesia, 2017)

Forte di una discreta esperienza alle spalle, nel 2017 Joko Anwar alza decisamente l’asticella mettendosi in gioco con il remake di un celebre horror indonesiano, “Pengabdi Setan” (“Satan’s Slaves” per l’appunto), pellicola originariamente diretta nel 1982 da Sisworo Gautama Putra. Il soggetto resta immutato ma Joko Anwar (che sognava di girare questo Continua a leggere

Leviathan

di Andrey Zvyagintsev (Russia, 2014)

Tra i registi russi emersi con l’avvento del nuovo secolo, Andrey Zvyagintsev (classe 1964) si è spesso distinto per l’elevata qualità delle sue pellicole, molte delle quali hanno ottenuto importanti riconoscimenti in giro per il mondo. “Leviathan” è una di queste (miglior film straniero ai Golden Globe 2015 e poi ancora nella cinquina finale degli Oscar, sempre Continua a leggere

Adoration

di Fabrice Du Welz (Belgio/Francia, 2019)

Reduce da un paio di esperienze commerciali alquanto trascurabili, il belga Fabrice Du Welz è rientrato finalmente nella sua comfort zone, riprendendo le redini di quel discorso che tanti anni fa lo aveva portato alla ribalta internazionale (“Calvaire” resta un titolo di punta della grande stagione horror franco-belga di inizio secolo). Un successo bissato più Continua a leggere

Killers

di Kimo Stamboel e Timo Tjahjanto (Indonesia/Giappone, 2014)

“Killers” è una pellicola che risale al 2014, quando i Mo Brothers (ovvero Kimo Stamboel e Timo Tjahjanto) erano ormai sulla bocca di tutti. Eppure ancora oggi questo lungometraggio sa tanto di occasione mancata, di una battuta parzialmente a vuoto all’interno di una filmografia nel complesso positiva, culminata nel 2018 con l’action estremo Continua a leggere

Amsterdamned

di Dick Maas (Paesi Bassi, 1988)

“Amsterdamned” è una pellicola impossibile da dimenticare, non tanto per la storia (si tratta di un thriller dallo svolgimento piuttosto scontato) e neppure per il cast (gli attori sembrano sbucati fuori da un telefilm), quanto per una location mai troppo sfruttata dal cinema di genere, quella relativa alla capitale dei Paesi Bassi. L’olandese Dick Maas, già in Continua a leggere

Ghost Town Anthology

di Denis Côté (Canada, 2019)

Denis Côté è un regista indipendente da tanti anni attivo in Québec, una provincia a maggioranza francofona del Canada orientale. Il suo cinema (sperimentale) è fortemente legato alle zone rurali di questo territorio, spazi e luoghi indefiniti dove i rapporti umani sono spesso segnati dalla solitudine e da un senso di costante isolamento: “Curling” (2010) Continua a leggere