Rabid

rabiddi David Cronenberg (Canada/Stati Uniti, 1977)

“Rabid – Sete Di Sangue” prosegue quell’affascinante discorso già iniziato con il precedente “Shivers” (1975), insistendo ancora una volta su delle tematiche che all’epoca risultavano assolutamente all’avanguardia: malattie sessuali, vaccini, pandemie e una serie di pericoli incubati dall’uomo e non provenienti da una fonte esterna. Con il progresso scientifico spettatore attivo di tali orrori, poiché Continua a leggere

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Impetigore

impetigoredi Joko Anwar (Indonesia, 2019)

Le quotazioni di Joko Anwar continuano a salire, così come è in crescita la credibilità degli horror indonesiani contemporanei, spesso capaci di saper coniugare uno spirito prettamente autoctono con gli espedienti più smaliziati del cinema di genere occidentale. Questo regista ha iniziato a dare il meglio di sé soprattutto in tempi recenti, prima con il discreto “Satan’s Slaves” (2017) e oggi con Continua a leggere

Tetsuo II: Body Hammer

tetsuoIIdi Shinya Tsukamoto (Giappone, 1992)

Il manifesto cyberpunkTetsuo: The Iron Man” (1989) ha dato il via a una trilogia poi proseguita con questo lavoro e con il più recente “Tetsuo: The Bullet Man” del 2009. Oggi ci soffermiamo sul secondo capitolo uscito nel 1992, una sorta di rielaborazione dell’esordio in cui Shinya Tsukamoto cambia molte cose, proprio per evitare di scivolare nei classici stereotipi da sequel: l’utilizzo del colore Continua a leggere

The Descent

thedescentdi Neil Marshall (Gran Bretagna, 2005)

Se soffrite di claustrofobia, state alla larga da questo film. Raramente il cinema horror ha sfruttato a dovere un’ambientazione di questo tipo, dove grotte e stretti cunicoli sotterranei rappresentano una sorta di labirinto senza vie di fuga, la location ideale per restare con il fiato sospeso nella speranza di trovare un raggio di luce che indichi l’uscita. Prodotto nel 2005, “The Descent – Discesa Nelle Continua a leggere

Deadgirl

deadgirldi Marcel Sarmiento (Stati Uniti, 2008)

Solitamente i titoli più deviati e aberranti legati al cinema estremo vengono ricordati da tutti, nel bene o nel male. Quello che invece non è mai accaduto a “Deadgirl”, film del 2008 piuttosto snobbato per non dire dimenticato anche dai più attenti appassionati del genere. In effetti la pellicola diretta da Marcel Sarmiento (coadiuvato in regia da Gadi Harel) non è di certo imprescindibile, un peccato considerando un Continua a leggere

Glen Or Glenda

glen or glendadi Edward D. Wood Jr (Stati Uniti, 1953)

Edward D. Wood Jr (1924-1978), per tutti Ed Wood, non ha bisogno di presentazioni. Per la critica più snob è stato definito il peggior regista della storia, un appellativo che lascia il tempo che trova, considerando che questi signori è impossibile che abbiano visto tutta l’immondizia cinematografica uscita nel corso dei decenni passati. Di sicuro Ed Wood era uno che ci metteva l’anima, il cuore e la Continua a leggere

Bajo La Sal

bajo la saldi Mario Muñoz (Messico, 2008)

“Bajo La Sal” (“Under The Salt”) è un film ingiustamente dimenticato, una pellicola di genere (diretta dall’esordiente Mario Muñoz) ben superiore a tanti altri thriller prodotti in America e pompati come se fossero dei capolavori. Dopotutto parliamo di cinema messicano, una scuola importante capace di sorprenderci anche con l’avvento del nuovo secolo, epoca in cui sono esplosi Continua a leggere

Lo Squartatore Di Los Angeles

the toolbox murdersdi Dennis Donnelly (Stati Uniti, 1978)

Non c’è dubbio che ogni grande metropoli abbia il suo squartatore di fiducia (Lucio Fulci si è dilettato con quello di New York), bisogna però rimarcare il fatto che il titolo italiano di “The Toolbox Murders” è a dir poco fuorviante, in quanto il killer in esame stavolta non squarta proprio nessuno, semmai si diverte a uccidere con gli attrezzi da lavoro tipici del carpentiere: trapano, martello, cacciavite e Continua a leggere

Relic

relicdi Natalie Erika James (Australia, 2020)

Ancora non sappiamo se Natalie Erika James sarà in grado di ripercorrere le stesse orme della sua quotata connazionale Jennifer Kent (“The Babadook”, “The Nightingale”), ma una cosa è certa, l’esordio di questa regista stanziata a Melbourne è un lavoro di tutto rispetto capace di spingersi al di là dei soliti quattro stereotipi riscontrabili negli horror sovrannaturali contemporanei. “Relic” (ovviamente Continua a leggere