Marebito

marebitodi Takashi Shimizu (Giappone, 2004)

Il nome di Takashi Shimizu associato alla saga di Ju-on (“The Grudge”) rappresenta uno dei passaggi fondamentali per comprendere a pieno il fenomeno J-horror. Succede poi che quando un regista viene identificato con un film di importanza basilare (e con i suoi derivati), divincolarsi dalle etichette diventa difficile e non sempre porta buoni frutti. “Marebito” è l’eccezione che conferma la regola, una Continua a leggere

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El Incidente

el incidentedi Isaac Ezban (Messico, 2014)

Il 2014 è stato un anno molto importante per il messicano Isaac Ezban, giovane regista classe 1986: il suo segmento presente nell’antologia horror “México Bárbaro” si è rivelato il migliore del lotto e allo stesso tempo egli ha inoltre realizzato il suo primo acclamato lungometraggio, “El Incidente” (o “The Incident”), un fantathriller di sicuro interesse che lo ha subito proiettato Continua a leggere

Deep End

deep enddi Jerzy Skolimowski (UK/Germania Ovest, 1970)

Uno dei peggiori titoli mai concepiti dai nostri distributori è sicuramente “La Ragazza Del Bagno Pubblico”, mutuato dalla denominazione originale “Deep End” (che preferiamo mantenere anche in questa recensione), due paroline magiche che per giunta riassumono alla perfezione uno dei finali più belli del cinema degli anni settanta. Se quindi non avete mai sentito parlare di questo film, non Continua a leggere

Carnival Of Souls

carnival of-soulsdi Herk Harvey (Stati Uniti, 1962)

“Carnival Of Souls” è un fulgido esempio di coraggio e innovazione. Nel 1962 il cinema horror europeo ha due modelli di riferimento importanti, il filone gotico in Italia e le pellicole della Hammer nel Regno Unito, mentre sull’altra sponda dell’oceano dominano i thriller e bisogna attendere qualche anno per la vera esplosione del genere nella sua accezione più pura. Una cosa è certa, i ghost movie Continua a leggere

Gli Orrori Del Liceo Femminile

la residenciadi Narciso Ibáñez Serrador (Spagna, 1970)

Nato in Uruguay nel 1935 ma naturalizzato spagnolo, Narciso Ibáñez Serrador ha diretto in carriera soltanto due film per poi dedicarsi interamente al mondo della televisione sia come regista che come sceneggiatore. Si tratta però di due opere di fondamentale importanza per il cinema di genere iberico e non solo: “Ma Come Si Può Uccidere Un Bambino?” (1976) è un cult movie di Continua a leggere

Images

imagesdi Robert Altman (UK/Stati Uniti, 1972)

“Images” si pone come anello di congiunzione all’interno di un’ipotetica trilogia dedicata al mondo femminile. “Quel Freddo Giorno Nel Parco” è infatti del 1969 mentre “3 Women” (una delle vette assolute del cinema di Altman) è del 1977. “Images” però – a dispetto dei titoli sopracitati – rappresenta l’unica vera incursione nel cinema di confine per il regista del Missouri, qui artefice di un thriller Continua a leggere

The Endless

the endlessdi Justin Benson e Aaron Moorhead (Stati Uniti, 2017)

Justin Benson e Aaron Moorhead sono due registi americani che seguiamo fin dai tempi del loro promettente esordio del 2012 (“Resolution”). In Italia però li conosciamo soprattutto per “Spring” (uscito da noi straight to video), un melodramma intriso di elementi fantastici girato nella splendida cornice di Polignano a Mare, in Puglia. “The Continua a leggere

A Lonely Cow Weeps At Dawn

a lonely cowdi Daisuke Gotô (Giappone, 2003)

Il cinema giapponese della perversione non finisce mai di stupirci: anche per questo motivo parlare di un pinku eiga non equivale a raccontare la storia di un filmetto softcore come tanti, proprio perché spesso in queste brevi pellicole tutto ha origine da un’idea malsana alle spalle. Il regista Daisuke Gotô rispetta i canoni del genere, dalla durata (intorno ai sessanta minuti) alla presenza del sesso su cui Continua a leggere

Frankenstein’s Army

frankdi Richard Raaphorst (Olanda, 2013)

Che i nazisti o i loro alleati abbiano compiuto esperimenti stravaganti durante la seconda guerra mondiale, questo è risaputo: oltre ai libri di riferimento, anche il cinema infatti ci ha messo davanti agli orrori di quei terribili anni con pellicole allucinanti, come ad esempio “Men Behind The Sun” (1988) o “Philosophy Of A Knife” (2008), entrambe incentrate sulle cavie umane Continua a leggere

La Terra Dei Morti Viventi

la terra dei morti vdi George A. Romero (Stati Uniti, 2005)

Non deve essere stato facile per George A. Romero riprendere in mano le sue amate creature ambulanti a distanza di vent’anni dall’ultimo capitolo “Il Giorno Degli Zombi” (1985), un film che rappresentava la chiusura del cerchio più buia e nichilista per un trittico di capolavori ineguagliabili (per approfondire i concetti portanti di queste opere, vi rimando al nostro articolo Continua a leggere