Moon Garden

di Ryan Stevens Harris (Stati Uniti, 2022)

Nel variegato mondo del cinema di confine (quello che piace a noi), c’è la tendenza piuttosto antipatica nel voler (o nel dover) elogiare a tutti i costi delle pellicole senza dubbio valide ma non per questo esemplari. È il caso di “Moon Garden”, film premiato a Sitges nella categoria new visions e primo lungometraggio per Ryan Stevens Harris, una Continua a leggere

Vermines

di Sébastien Vaniček (Francia/Stati Uniti, 2023)

Chi aveva visto “Vermines” (conosciuto anche come “Infested”) sugli schermi di Venezia nel 2023, ne aveva parlato in termini positivi. In effetti, questo esordio alla regia per Sébastien Vaniček ha i suoi buoni motivi per essere ricordato, soprattutto se prendiamo il film per quello che è, spogliandolo da inutili quanto pretestuose implicazioni sociali: in poche Continua a leggere

Adagio

di Stefano Sollima (Italia, 2023)

Se le recenti pellicole statunitensi dirette da Stefano Sollima non hanno lasciato alcun segno indelebile (parliamo sia di “Soldado” che di “Senza Rimorso”), non possiamo affermare la stessa cosa per quelle precedenti di matrice tipicamente romanesca. Una di queste, “Suburra” (2015), rientra senza dubbio tra i migliori lungometraggi nazionali usciti Continua a leggere

Late Night With The Devil

di Cameron Cairnes e Colin Cairnes (Australia, 2023)

Chi si ricorda di Cameron Cairnes e Colin Cairnes? Bisogna fare un bel salto all’indietro per ritrovare questi due nomi all’interno dei siti di riferimento, poiché risale addirittura al 2016 il loro ultimo lungometraggio, “Scare Campaign”. Un prodotto interessante, comunque non imprescindibile, incentrato su un programma televisivo destinato Continua a leggere

Los Colonos

di Felipe Gálvez Haberle (Cile/Argentina/Gran Bretagna, 2023)

Alexander MacLennan (soprannominato Red Pig) è stato uno dei più feroci e crudeli responsabili dello sterminio delle popolazioni autoctone in Patagonia. Ingaggiato verso la fine del diciannovesimo secolo da un ricco proprietario terriero, egli fu incaricato di fare piazza pulita dei nativi presenti tra il Cile e l’Argentina, ormai destinati alla totale Continua a leggere

Club Zero

di Jessica Hausner (Austria/Gran Bretagna/Germania, 2023)

Con “Club Zero”, il cinema austriaco contemporaneo raggiunge una delle sue vette estetiche più radicali. Merito (se così possiamo chiamarlo) di Jessica Hausner, regista viennese classe 1972 da noi già apprezzata per il controverso nonché dissacrante “Lourdes” (2009), ancora oggi il suo film più osannato. Nonostante ora non ci sia più spazio per la religione Continua a leggere

You Are Not I

di Sara Driver (Stati Uniti, 1981)

Sara Driver è la moglie di Jim Jarmusch. Ma non è tutto, poiché la loro lunga relazione è nata proprio in concomitanza con le prime esperienze cinematografiche di entrambi: se Sara Driver ha prodotto “Permanent Vacation” nel 1980, lo stesso Jarmusch ha co-sceneggiato ed è stato direttore della fotografia di questo “You Are Not I”, un Continua a leggere

Le Règne Animal

di Thomas Cailley (Francia/Belgio, 2023)

Come era facile prevedere, “Anatomia Di Una Caduta” (2023) di Justine Triet si è aggiudicato i premi più prestigiosi durante la cerimonia dei César 2024. Alle sue spalle, si è piazzato questo intenso dramma dalle derive fantasy-horror, un’opera in procinto di atterrare a breve nelle sale italiane. “Le Règne Animal” (“Il Regno Animale”) ha convinto soprattutto Continua a leggere

La Zona D’Interesse

di Jonathan Glazer (Gran Bretagna/Polonia/Stati Uniti, 2023)

Se il fascino oscuro di “Under The Skin” (2013) è ancora vivo nei nostri occhi, non sono in molti a ricordarsi di “The Fall” (2019), un cortometraggio tra i più inquietanti visti nel corso degli ultimi anni. C’è da dire che Jonathan Glazer, regista britannico cresciuto a colpi di pubblicità e videoclip (ha lavorato con Massive Attack e Radiohead), è uno che non sbaglia Continua a leggere

Povere Creature!

di Yorgos Lanthimos (Irlanda/Gran Bretagna/Stati Uniti, 2023)

Yorgos Lanthimos non si è mai snaturato. Ha vinto a Venezia, è in corsa per gli Oscar, ma il messaggio contenuto nel suo cinema è sempre lo stesso, anche quando egli si rivolge al grande pubblico mainstream. Quello stesso pubblico che vorrebbe essere come la protagonista Bella Baxter (una gigantesca Emma Stone) ma non se lo può permettere, poiché Continua a leggere