Father Is A Dog

di Lee Sang-Woo (Corea del Sud, 2010)

“Father Is A Dog” (“Abeojineun Gaeda”) rappresenta il secondo capitolo di una bad family trilogy cominciata un anno prima con “Mother Is A Whore” (2009) e terminata nel 2014 con “I Am Trash”. Come abbiamo già appurato con il precedente capitolo, Lee Sang-Woo non è un regista a cui interessa raccogliere consensi su scala internazionale (a differenza di Continua a leggere

Pubblicità

La Guerra Del Cittadino Joe

di John G. Avildsen (Stati Uniti, 1970)

Sei anni prima di girare l’imprescindibile “Rocky” (1976), John G. Avildsen realizzò una pellicola ancora oggi molto attuale, un dramma perfettamente incastonato in un’epoca contraddistinta da forti contrasti sociali (in questo caso, acuiti dalle notizie che giungevano dal Vietnam). In Italia, “Joe” è conosciuto con un titolo molto più esplicito Continua a leggere

Rolling Thunder

di John Flynn (Stati Uniti, 1977)

Nel recente volume “Cinema Speculation” scritto da Quentin Tarantino, il regista americano dedica addirittura un intero capitolo a “Rolling Thunder”, uno dei sui film preferiti di sempre: non a caso, lo stesso Tarantino chiamò Rolling Thunder Pictures una compagnia di distribuzione da lui messa in piedi nel 1995. Una devozione enorme, alimentata dalla Continua a leggere

R.M.N.

di Cristian Mungiu (Romania/Francia/Belgio, 2022)

C’era molta attesa attorno al nuovo film di Cristian Mungiu, considerando che erano trascorsi tanti anni dalla sua ultima pellicola (“Bacalaureat” risale al 2016). Inoltre, insieme a Cristi Puiu, Mungiu rappresenta il regista simbolo della cosiddetta noul val românesc, una corrente cinematografica che si è fatta conoscere in giro per il mondo a suon di premi e Continua a leggere

Spoorloos

di George Sluizer (Paesi Bassi/Francia/Germania Ovest, 1988)

“Spoorloos” (da noi “Il Mistero Della Donna Scomparsa” oppure “The Vanishing” per gli spettatori anglofoni) è uno dei thriller più originali tra quelli usciti durante gli ultimi sgoccioli degli 80s. Il regista francese George Sluizer (1932-2014) prende ispirazione dal romanzo “L’Uovo D’Oro” dello scrittore olandese Tim Krabbé (qui nelle vesti di co-sceneggiatore) Continua a leggere

Birds Of Passage

di Ciro Guerra e Cristina Gallego (Colombia, 2018)

“Birds Of Passage” (“Pájaros De Verano”) è arrivato in Italia con un titolo piuttosto didascalico, “Oro Verde – C’era Una Volta In Colombia” (il verde è riferito alle coltivazioni di marijuana). Gli uccelli di passaggio hanno invece un significato simbolico, perché quello di Ciro Guerra è un family drama nel quale i segnali premonitori hanno una valenza Continua a leggere

Blue Nude

di Luigi Scattini (Italia/Stati Uniti, 1978)

Luigi Scattini (1927-2010) ce lo ricordiamo soprattutto per il curioso mondo movie “Svezia Inferno e Paradiso” (1967), in cui veniva esaminata la società svedese attraverso il suo approccio alla sessualità. Successivamente, dopo alcune incursioni nel genere drammatico-sentimentale, il regista realizzò un film in parte sottovalutato, “Blue Nude”, una delle sue Continua a leggere

Antichrist

di Lars Von Trier (Danimarca/Germania/Francia, 2009)

“Antichrist” è una pellicola che necessita più di una visione, in modo tale da poter assimilare la sostanza filosofica che ne traccia il percorso. Assimilare però non significa comprendere, perché questo lungometraggio resta ancora oggi il più criptico ed enigmatico tra quelli diretti da Lars Von Trier: parliamo di un’idea sviluppata già nel 2006, quando il Continua a leggere

Knife + Heart

di Yann Gonzalez (Francia/Messico/Svizzera, 2018)

“Knife + Heart” (il titolo originale è “Un Couteau Dans Le Cœur”) è un’opera che oscilla di continuo tra passato e presente: nel primo caso, oltre al periodo in cui è ambientata (il 1979), nella pellicola possiamo ritrovare molti elementi tipici del thriller-giallo di vecchia data, con riferimenti che passano dal cinema di Dario Argento e da quello di Brian De Palma Continua a leggere

Green Street Hooligans

di Lexi Alexander (Gran Bretagna/Stati Uniti, 2005)

Facciamo un po’ di ordine: “Green Street Hooligans” è conosciuto in Italia come “Hooligans”, denominazione però identica a quella di un altro film britannico di dieci anni precedente (il notevole “I.D.” di Phil Davies, da noi intitolato proprio come sopra). Non ci resta, dunque, che mantenere quel “Green Street Hooligans” che fa riferimento alla strada Continua a leggere