Pieces

piecesdi Juan Piquer Simón (Spagna/Stati Uniti, 1982)

Juan Piquer Simón (1935-2011) ha dato molto alla causa del cinema exploitation spagnolo, riuscendo a bilanciare uno spirito prettamente iberico con produzioni di ampio respiro (grazie ad attori di nazionalità straniera e all’utilizzo della lingua inglese). Pellicole inizialmente di taglio fantastico (le prime sono ispirate alle opere di Jules Verne) ma successivamente ben incastonate nel loro decennio Continua a leggere

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Class Of 1984

class of 1984di Mark L. Lester (Canada, 1982)

Con “Class Of 1984” (“Classe 1984”) la violenza dalle strade finisce nelle scuole (“lo scorso anno negli Stati Uniti si sono verificati 280000 atti di violenza commessi da studenti contro i professori o contro i loro compagni”). Mark L. Lester (tre anni dopo girerà “Commando” con Arnold Schwarzenegger) coglie la palla al balzo e si tuffa dentro un soggetto sicuramente originale, capace di raccontarci gli anni Continua a leggere

Ebola Syndrome

eboladi Herman Yau (Hong Kong, 1996)

Tre anni dopo l’imprescindibile “The Untold Story” (1993), la formidabile coppia formata da Herman Yau (alla regia) e Anthony Wong (l’attore protagonista) torna a sconvolgere le sale orientali con un film ancora più infimo e ripugnante, “Ebola Syndrome”, una pellicola carica di sensazioni ereditate dal precedente lavoro che vengono ulteriormente portate all’eccesso, buttando in Continua a leggere

The Ugly Swans

the ugly swansdi Konstantin Lopushanskiy (Russia, 2006)

Nel cinema fantascientifico russo la componente filosofica è essenziale, basta rivolgersi ad Andrei Tarkovsky per ricevere tutte le risposte possibili. “The Ugly Swans” si ricollega proprio all’opera del celebre cineasta sovietico, perché curiosamente condivide con “Stalker” (1979) la stessa fonte (gli scrittori Boris e Arkadiy Strugatskiy, i cui libri hanno alimentato non poco questo tipo di immaginario) Continua a leggere

Vox Lux

vox luxdi Brady Corbet (Stati Uniti, 2018)

C’è un motivo ben preciso per cui vi parliamo di “Vox Lux”, un dramma di taglio musicale che di estremo ha poco o nulla. Si tratta infatti di un film complementare al precedente e ottimo “L’Infanzia Di Un Capo” (2015), una pellicola che sotto l’involucro dai colori sgargianti nasconde gli stessi identici meccanismi. Qui scivoliamo in avanti di un secolo ma Brady Corbet sviluppa ancora una volta Continua a leggere

Starfish

starfishdi A.T. White (Stati Uniti, 2018)

Dopo l’immancabile gavetta (una manciata di cortometraggi), anche A.T. White debutta sulla lunga distanza e lo fa con un film tanto originale quanto ambizioso. Questo “Starfish” è un mystery movie ma allo stesso tempo è pure uno sci-fi/horror dai contorni post-apocalittici, una commistione tra generi che rimette in circolo una serie di sensazioni già assaporate in passato (qui però alimentate da un Continua a leggere

Caligola: La Storia Mai Raccontata

caligola_di Joe D’Amato (Italia, 1982)

Joe D’Amato è riuscito a fare anche questo. “Caligola: La Storia Mai Raccontata” è infatti un kolossal estremo, girato ovviamente con un budget limitato rispetto al grande sforzo produttivo del più celebre “Io, Caligola” (1979) di Tinto Brass. Storia, orrore, pornografia, in questo caso gli elementi messi sul piatto dal regista romano si compattano con maggior coesione in confronto al frammentato Continua a leggere

Sauvage

sauvagedi Camille Vidal-Naquet (Francia, 2018)

Ancora una volta è il coraggio del cinema francese a regalarci un’opera destinata a lasciare il segno, soprattutto se parliamo di filmografia LGBT. Quello di Camille Vidal-Naquet è un esordio frutto di un’attenta analisi svolta all’interno del poco conosciuto universo della prostituzione maschile, un perfetto equilibrio tra osservazione documentaristica, irruenza (melo)drammatica e Continua a leggere

Arancia Meccanica

arancia meccanicadi Stanley Kubrick (UK/Stati Uniti, 1971)

Censurato, vietato, oscurato per un quarto di secolo dalla televisione, eppure “Arancia Meccanica” lo hanno visto tutti, almeno una volta nella vita. Un raro esempio di cinema estremo approvato all’unanimità anche da chi non ama spingersi al di là del confine, perché se di “Arancia Meccanica” non ti interessa la (stratosferica) regia o la sua particolare rappresentazione della violenza, c’è sempre Continua a leggere

Vacancy

vacancydi Nimród Antal (Stati Uniti, 2007)

Americano di nascita ma ungherese di origine, Nimród Antal (classe 1973) è finito nel giro di poco tempo dalle luci della ribalta al dimenticatoio, nonostante la recente collaborazione con i Metallica (il film “Through The Never”) e un come back sulle sponde del Danubio con “A Viszkis” (2017). Tornando alle origini della sua carriera, in seguito al successo di “Kontroll” (2003) – primo film magiaro Continua a leggere