Green Street Hooligans

di Lexi Alexander (Gran Bretagna/Stati Uniti, 2005)

Facciamo un po’ di ordine: “Green Street Hooligans” è conosciuto in Italia come “Hooligans”, denominazione però identica a quella di un altro film britannico di dieci anni precedente (il notevole “I.D.” di Phil Davies, da noi intitolato proprio come sopra). Non ci resta, dunque, che mantenere quel “Green Street Hooligans” che fa riferimento alla strada Continua a leggere

Project Wolf Hunting

di Hongsun Kim (Corea del Sud, 2022)

Prendete un grande frullatore e infilateci dentro un’idea di base presa in prestito da “Con Air” (dei prigionieri che si ribellano durante il loro trasferimento), tante botte in modalità sovraumana (“Riki-Oh”) e una quantità di brutalità e di violenza non troppo dissimile da quella vista nel delirante “The Sadness” (giusto per restare in estremo oriente) Continua a leggere

Infinity Pool

di Brandon Cronenberg (Canada/Croazia/Ungheria, 2023)

Brandon Cronenberg (figlio del celebre David) ha fatto un discreto balzo in avanti con questo “Infinity Pool”, il suo terzo lungometraggio dopo l’esperienza di “Antiviral” (2012) e del più recente “Possessor” (2020). Questa volta, una storia messa a fuoco con maggior convinzione e uno script meno sconclusionato rispetto al passato, ci permettono di Continua a leggere

Apocalypto

di Mel Gibson (Stati Uniti/Messico, 2006)

Due anni dopo la controversa esperienza messa in scena con “La Passione Di Cristo” (2004), Mel Gibson ci riporta nel passato, spostando il calendario in avanti fino ai primi vagiti del sedicesimo secolo. Il tema della morte e della sofferenza ora non appartiene più a un singolo uomo finito sulla croce, bensì a un popolo intero ancora inconsapevole di doversi Continua a leggere

Soft & Quiet

di Beth De Araújo (Stati Uniti, 2022)

“Soft & Quiet” è un colpo a sorpresa targato Blumhouse Productions. Beth De Araújo (qui al suo primo lungometraggio) firma infatti una pellicola ben lontana dagli horror destinati alle sale cinematografiche di tutto il mondo, pur mantenendo vivo quell’approccio socio-politico molto in voga durante gli ultimi anni (pensiamo a “Get Out” di Jordan Peele Continua a leggere

Animals

di Nabil Ben Yadir (Belgio, 2021)

“Animals” prende spunto da un tragico episodio di cronaca nera che nel 2012 sconvolse un intero paese, il Belgio. Dopo due settimane di ricerche, il corpo del trentaduenne Ihsane Jarfi fu ritrovato senza vita nei pressi di Liegi: l’uomo era stato martoriato da quattro balordi conosciuti per caso in città, tre dei quali furono poi condannati all’ergastolo. Sul cadavere Continua a leggere

Bull

di Paul Andrew Williams (Gran Bretagna, 2021)

Paul Andrew Williams cambia decisamente direzione, dopo essersi cimentato prima con una sboccata horror comedy (“The Cottage”) e poi con un classico home invasion (“Cherry Tree Lane”), due film comunque trascurabili rispetto a molti altri titoli provenienti dalle terre albioniche. “Bull”, al contrario delle succitate opere, si tuffa fin da subito Continua a leggere

Shallow Grave

di Danny Boyle (Gran Bretagna, 1994)

“Shallow Grave”, ribattezzato in Italia con l’imbarazzante titolo “Piccoli Omicidi Tra Amici”, è il primo lungometraggio realizzato da Danny Boyle. Purtroppo, come spesso accade, si tende a dimenticare in fretta un buon film dal momento in cui il successivo diventa un fenomeno cinematografico su scala mondiale: in questo caso parliamo di “Trainspotting” Continua a leggere

Mädchen Mit Gewalt

di Roger Fritz (Germania Ovest, 1970)

Roger Fritz (1936-2021) è un regista sconosciuto, almeno qui in Italia. Eppure questo suo “Mädchen Mit Gewalt” è un film che ha lasciato un segno alquanto profondo, anticipando le più depravate suggestioni dei futuri rape & revenge ma soprattutto alcune controverse tematiche presenti nel cinema di Sam Peckinpah (quest’ultimo, nel 1977, coinvolse Continua a leggere

Essex Boys

di Terry Winsor (Gran Bretagna, 2000)

Il 6 dicembre del 1995, lungo un sentiero di campagna dell’Essex, alcuni corpi senza vita furono ritrovati a bordo di una Range Rover. Quei cadaveri appartenevano a tre spacciatori appena giustiziati a colpi di pistola, un episodio che scosse non poco l’opinione pubblica del paese. Ancora oggi, nel Regno Unito, ci si riferisce a queste vicende con l’appellativo Continua a leggere