di Yannis Economides (Grecia, 2002)
Quella di “Spirtokouto” è un’esperienza cinematografica tra le meno rilassanti che mi siano mai capitate. Un film nevrotico, aggressivo, urticante, di quelli che portano sia gli interpreti che gli spettatori stessi al burnout. Il regista di origine cipriota Yannis Economides (qui al suo primo lungometraggio) utilizza un appartamento alla periferia di Atene come unica e sola location Continua a leggere