
di Garth Maxwell (Nuova Zelanda, 1993)
All’inizio degli anni novanta, il cinema horror stava attraversando uno dei suoi momenti meno brillanti (se escludiamo ovviamente alcune ottime eccezioni a livello underground). Per trovare qualche bella chicca, bastava dunque addentrarsi in profondità, magari in Germania (il cinema estremo di Jörg Buttgereit) oppure nella lontana periferia neozelandese Continua a leggere