Glen Or Glenda

glen or glendadi Edward D. Wood Jr (Stati Uniti, 1953)

Edward D. Wood Jr (1924-1978), per tutti Ed Wood, non ha bisogno di presentazioni. Per la critica più snob è stato definito il peggior regista della storia, un appellativo che lascia il tempo che trova, considerando che questi signori è impossibile che abbiano visto tutta l’immondizia cinematografica uscita nel corso dei decenni passati. Di sicuro Ed Wood era uno che ci metteva l’anima, il cuore e la Continua a leggere

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The Woman Who Left

the woman who leftdi Lav Diaz (Filippine, 2016)

L’infinito minutaggio delle opere di Lav Diaz non deve rappresentare un ostacolo per gli appassionati di cinema, anche se per avventurarsi in questo tipo di pellicole è importante avere la mente sgombra e un lungo pomeriggio a disposizione. Stiamo parlando di uno dei registi più innovativi e coraggiosi del nuovo secolo, un autore ormai affermato a livello mondiale soprattutto dopo la Continua a leggere

Mery Per Sempre

mery per sempredi Marco Risi (Italia, 1989)

Che Marco Risi (figlio del celebre Dino) fosse interessato a un cinema di impegno sociale, lo si era già intuito nel 1987, quando nelle sale italiane uscì “Soldati – 365 All’Alba”, un piccolo ma significativo film manifesto sulle difficoltà della vita in caserma. La carriera del regista è proseguita per alcuni anni seguendo un registro piuttosto simile, attraverso una serie di opere di indubbio valore il cui vertice è Continua a leggere

Funeral Parade Of Roses

funeraldi Toshio Matsumoto (Giappone, 1969)

“Funeral Parade Of Roses” (“Bara No Sôretsu”) rappresenta la vetta cinematografica di Toshio Matsumoto, un film che bisogna saper decostruire e ricostruire attraverso il bombardamento di immagini a cui siamo sottoposti, ognuna delle quali collegata a un significato, a una tematica, a un concetto portante. Il regista giapponese (scomparso poco meno di un anno fa) qui miscela Continua a leggere

Sleepaway Camp

sleepaway.campdi Robert Hiltzik (Stati Uniti, 1983)

Quando basta una scena per trasformare un film in un cult movie. E’ il caso (eclatante) di “Sleepaway Camp”, uno slasher attorno al lago realizzato durante il periodo d’oro del genere, seguendo le tracce lasciate da “Venerdì 13” (1980) o dal meno celebrato ma ottimo “The Burning” (1981). La pellicola di Robert Hiltzik non ha mai ricevuto alcuna distribuzione in Italia, né il sala né in ambito Continua a leggere