Malum

di Anthony DiBlasi (Stati Uniti, 2023)

Nel 2014, uscirono un paio di horror ambientati all’interno di un’isolata stazione di polizia, due film che in qualche modo provavano a rimettere in circolo quelle sensazioni già provate con l’intramontabile “Distretto 13” (1976) di John Carpenter. Uno era “Let Us Prey” di Brian O’Malley, mentre l’altro era “Last Shift” di Anthony DiBlasi: nulla di eclatante Continua a leggere

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La Guerra Del Cittadino Joe

di John G. Avildsen (Stati Uniti, 1970)

Sei anni prima di girare l’imprescindibile “Rocky” (1976), John G. Avildsen realizzò una pellicola ancora oggi molto attuale, un dramma perfettamente incastonato in un’epoca contraddistinta da forti contrasti sociali (in questo caso, acuiti dalle notizie che giungevano dal Vietnam). In Italia, “Joe” è conosciuto con un titolo molto più esplicito Continua a leggere

Rolling Thunder

di John Flynn (Stati Uniti, 1977)

Nel recente volume “Cinema Speculation” scritto da Quentin Tarantino, il regista americano dedica addirittura un intero capitolo a “Rolling Thunder”, uno dei sui film preferiti di sempre: non a caso, lo stesso Tarantino chiamò Rolling Thunder Pictures una compagnia di distribuzione da lui messa in piedi nel 1995. Una devozione enorme, alimentata dalla Continua a leggere

Linkeroever

di Pieter Van Hees (Belgio, 2008)

Linkeroever è il nome del quartiere di Anversa (ubicato sulla riva sinistra del fiume Schelda) che ha ispirato il regista Pieter Van Hees per questo primo capitolo di una trilogia da lui chiamata anatomy of love and pain (i due lungometraggi che chiudono il cerchio sono “Dirty Mind” e “Waste Land”). Il film non solo è un thriller dai risvolti esoterici sulla scia Continua a leggere

Papaya Dei Caraibi

di Joe D’Amato (Italia, 1978)

Nel 1978, “Papaya Dei Caraibi” apre il ciclo caraibico di Joe D’Amato, una nuova finestra cinematografica composta da una serie di pellicole impossibili da inserire all’interno di un solo genere: quella del regista romano è infatti una commistione tra horror, thriller (esotico), softcore e persino porno, con lo stato della Repubblica Dominicana a fare da suggestiva Continua a leggere

Spoorloos

di George Sluizer (Paesi Bassi/Francia/Germania Ovest, 1988)

“Spoorloos” (da noi “Il Mistero Della Donna Scomparsa” oppure “The Vanishing” per gli spettatori anglofoni) è uno dei thriller più originali tra quelli usciti durante gli ultimi sgoccioli degli 80s. Il regista francese George Sluizer (1932-2014) prende ispirazione dal romanzo “L’Uovo D’Oro” dello scrittore olandese Tim Krabbé (qui nelle vesti di co-sceneggiatore) Continua a leggere

Blue Nude

di Luigi Scattini (Italia/Stati Uniti, 1978)

Luigi Scattini (1927-2010) ce lo ricordiamo soprattutto per il curioso mondo movie “Svezia Inferno e Paradiso” (1967), in cui veniva esaminata la società svedese attraverso il suo approccio alla sessualità. Successivamente, dopo alcune incursioni nel genere drammatico-sentimentale, il regista realizzò un film in parte sottovalutato, “Blue Nude”, una delle sue Continua a leggere

Knife + Heart

di Yann Gonzalez (Francia/Messico/Svizzera, 2018)

“Knife + Heart” (il titolo originale è “Un Couteau Dans Le Cœur”) è un’opera che oscilla di continuo tra passato e presente: nel primo caso, oltre al periodo in cui è ambientata (il 1979), nella pellicola possiamo ritrovare molti elementi tipici del thriller-giallo di vecchia data, con riferimenti che passano dal cinema di Dario Argento e da quello di Brian De Palma Continua a leggere

Under The Silver Lake

di David Robert Mitchell (Stati Uniti, 2018)

Dopo il successo di “It Follows” (2014), David Robert Mitchell riprende in mano una sceneggiatura scritta nel 2012, realizzando così il suo terzo lungometraggio, senza dubbio quello più inclassificabile e ambizioso. Delirio di onnipotenza? In parte sì, perché due ore e venti di visione sono davvero troppe rispetto alle potenzialità narrative della pellicola, senza Continua a leggere

Cocaine Bear

di Elizabeth Banks (Stati Uniti, 2023)

Based on true events”. Almeno per quanto riguarda l’idea di base, perché il resto del film viaggia non poco sui binari della fantasia. Stiamo parlando di un carico di cocaina lanciato giù da un aereo in picchiata e finito nel cuore di un parco nazionale in Georgia, durante il 1985. Fin qui tutto nella norma, al contrario di ciò che accade poco dopo: è un orso bruno il Continua a leggere