Maladolescenza

di Pier Giuseppe Murgia (Italia/Germania Ovest, 1977)

Soltanto i magnifici anni settanta potevano sputare fuori un’opera del genere, un coming of age unico e irripetibile, ancora oggi oggetto di critiche e di censure (in Germania e nei Paesi Bassi, “Maladolescenza” è bandito da svariati anni, poiché ritenuto un prodotto pedopornografico). I protagonisti delle vicende sono infatti tre attori all’epoca giovanissimi Continua a leggere

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Paradise: Hope

di Ulrich Seidl (Austria/Francia/Germania, 2013)

Con “Paradise: Hope” (“Paradies: Hoffnung”), Ulrich Seidl chiude nel 2013 la sua celebre trilogia amore fede speranza, tre storie di grande impatto condivise da alcuni membri dello stesso nucleo familiare: se nell’imprescindibile “Paradise: Love” (2012) il regista seguiva le vacanze di una signora di mezza età impegnata a rimorchiare in Kenya, con Continua a leggere

Sestri

di Dina Duma (Macedonia del Nord, 2021)

While researching the world of adolescents, I learned that how they represent themselves on social media is more important than who they really are”. Nulla di nuovo sotto al sole, stando alle parole della giovane regista macedone Dina Duma. Non a caso, “Sestri” (“Sisterhood” nel titolo internazionale) è un film che potrebbe essere Continua a leggere

Adoration

di Fabrice Du Welz (Belgio/Francia, 2019)

Reduce da un paio di esperienze commerciali alquanto trascurabili, il belga Fabrice Du Welz è rientrato finalmente nella sua comfort zone, riprendendo le redini di quel discorso che tanti anni fa lo aveva portato alla ribalta internazionale (“Calvaire” resta un titolo di punta della grande stagione horror franco-belga di inizio secolo). Un successo bissato più Continua a leggere

Blue Spring

blue springdi Toshiaki Toyoda (Giappone, 2001)

“Blue Spring” (“Aoi Haru”) è il disagio delle nuove generazioni agli albori del ventunesimo secolo, una tematica scottante che in Giappone sta ottenendo sempre più spazio nel mondo del cinema. Se proprio di recente abbiamo ammirato il notevole “Destruction Babies” (2016) di Tetsuya Mariko, con Toshiaki Toyoda facciamo un bel passo indietro ritornando al 2001: “Blue Spring” è infatti il suo Continua a leggere

Liverleaf

liverleafdi Eisuke Naitô (Giappone, 2018)

“Liverleaf” prende spunto dal manga “Misumisô” di Rensuke Oshikiri, un’idea poi sceneggiata da Miako Tadano e trasformata in film da Eisuke Naitô, un regista non nuovo a raccontarci storie legate all’adolescenza. Questa pellicola è soprattutto un lavoro spaccato in due, in principio un teen drama incentrato sul bullismo e successivamente un revenge movie davvero Continua a leggere

Bully

bullydi Larry Clark (Stati Uniti, 2001)

“Bully” è sicuramente meno celebre di “Kids” (1995) e “Ken Park” (2002), ma si inserisce a pieno titolo tra le opere più efficaci e affascinanti tra quelle dirette da Larry Clark. In questo caso il regista dell’Oklahoma evita qualunque tipo di shock programmato (“Ken Park” appunto), raccontandoci l’ennesima storia di disagio adolescenziale senza mai cedere alla spettacolarizzazione Continua a leggere

Después De Lucía

después de luciadi Michel Franco (Messico/Francia, 2012)

“Después De Lucía” (“After Lucia”) è il secondo lungometraggio del messicano Michel Franco, dopo l’incoraggiante esordio “Daniel & Ana” (2009). Il film si è aggiudicato il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes nel 2012, un primo importante riconoscimento per un regista di sicuro talento. Quella che sulla carta può apparire come l’ennesima pellicola dedicata al tema del bullismo, si rivela Continua a leggere

Destruction Babies

destruction babiesdi Tetsuya Mariko (Giappone, 2016)

“Disutorakushon Beibîzu” è il titolo originale di questo “Destruction Babies”, un film giapponese che per molti ancora è un oggetto sconosciuto. Si tratta di una pellicola dai contenuti forti, grezzi e diretti, una spietata analisi sul vuoto generazionale che attanaglia i teenager nipponici, non a caso ambientata nella città portuale di Matsuyama, lontano dai riflettori della grande metropoli Continua a leggere

Kids

kidsdi Larry Clark (Stati Uniti, 1995)

Larry Clark nasce come fotografo. Pubblica nel 1971 un libro dedicato ai tossicomani di Tulsa, la sua città in Oklahoma, ritratto desolante delle nuove generazioni alla deriva. Con i suoi scatti influenza registi come Martin Scorsese (prima) e Gus Van Sant (dopo), prima di immergersi nel cinema continuando a raccontare il disagio degli adolescenti americani in maniera nitida, secca e sconsolante Continua a leggere