Fear Street Parte 1: 1994

di Leigh Janiak (Stati Uniti, 2021)

Luglio è il mese di “Fear Street”, una trilogia horror basata sui racconti dello scrittore americano Robert Lawrence Stine, praticamente uno Stephen King per giovani lettori (young adult è la parola chiave). Si tratta di tre opere collegate tra loro che usciranno a distanza di sette giorni sulla piattaforma Netflix, seguendo un viaggio a ritroso che parte dal Continua a leggere

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Wij

wijdi Rene Eller (Olanda/Belgio, 2018)

All’interno di quel cinema legato a doppio filo con il disagio delle nuove generazioni, “Wij” è un film che irrompe a gamba tesa, un’opera persino capace in alcuni passaggi di alzare verso l’alto l’asticella del politicamente scorretto. Se ad esempio le vecchie pellicole di Larry Clark ci catapultavano nei sobborghi americani per sbatterci in faccia la grigia quotidianità di tanti adolescenti piuttosto Continua a leggere

Nevrland

nevrlanddi Gregor Schmidinger (Austria, 2019)

Il cinema indipendente austriaco continua imperterrito a sfornare prodotti di livello, lo abbiamo visto di recente con lo splendido “Die Beste Aller Welten” (2017) di Adrian Goiginger e lo ribadiamo oggi con “Nevrland”, primo lungometraggio per il talentuoso Gregor Schmidinger, regista classe 1985 nato a Linz. Nel curriculum di Schmidinger possiamo annoverare Continua a leggere

Blue My Mind

Blue My Mind DVD Coverdi Lisa Brühlmann (Svizzera, 2017)

Esordio di spessore questo “Blue My Mind” per la regista (e attrice) svizzera Lisa Brühlmann, qui artefice di un coming of age finalmente originale, capace di deviare con intelligenza verso territori di matrice horror fantasy. Un’affascinante metafora per un film semplice ma efficace, letto da quello sguardo tipicamente femminile che non rinuncia mai a esplorare la contorta psicologia di una Continua a leggere

Deep End

deep enddi Jerzy Skolimowski (UK/Germania Ovest, 1970)

Uno dei peggiori titoli mai concepiti dai nostri distributori è sicuramente “La Ragazza Del Bagno Pubblico”, mutuato dalla denominazione originale “Deep End” (che preferiamo mantenere anche in questa recensione), due paroline magiche che per giunta riassumono alla perfezione uno dei finali più belli del cinema degli anni settanta. Se quindi non avete mai sentito parlare di questo film, non Continua a leggere

Der Fan

der fandi Eckhart Schmidt (Germania Ovest, 1982)

Il movimento musicale sviluppatosi a cavallo tra i 70s e gli 80s e denominato new wave si era ormai propagato a macchia d’olio tra Gran Bretagna, Francia, Germania Ovest e Italia. Nell’area germanica si parlava più precisamente di neue deutsche welle e tra contaminazioni (con il post-punk) e nuove direzioni (le sperimentazioni di matrice elettronica), questo importante Continua a leggere

Pyewacket

pyewacketdi Adam MacDonald (Canada, 2017)

Seconda regia per il canadese Adam MacDonald, dopo il positivo esordio del 2014 con il survival movie “Backcountry” (sbarcato persino in Italia straight to video). Era però lecito attendersi qualcosa di più da questo “Pyewacket”, un horror sovrannaturale che si muove tra occultismo per teenager e dramma familiare.
Leah Reyes (Nicole Muñoz) è un’adolescente ancora Continua a leggere

My Friend Dahmer

my friend dahmerdi Marc Meyers (Stati Uniti, 2017)

Jeffrey Dahmer è stato uno dei più noti serial killer statunitensi, responsabile di diciassette omicidi effettuati tra il 1978 e il 1991 con metodi particolarmente cruenti (contemplando atti di violenza sessuale, necrofilia, cannibalismo e squartamento, tutte pratiche che gli valsero l’appellativo di Mostro di Milwaukee). Egli fu condannato all’ergastolo nel 1992 per poi essere Continua a leggere

Eden Lake

eden lakedi James Watkins (Gran Bretagna, 2008)

Con l’inizio del nuovo millennio, l’Inghilterra ha dovuto affrontare un’incredibile impennata riguardo l’aumento della criminalità minorile, salita alla ribalta con una serie di fatti di cronaca piuttosto inquietanti. Baby gang, teppisti, ragazzini a volte neppure quattordicenni ma già invischiati nel giro sbagliato. Una tematica che il cinema d’oltremanica non ha mai trascurato, pensiamo a “Scum” (1979) Continua a leggere

Clip

clipdi Maja Miloš (Serbia, 2012)

Gli adolescenti serbi di oggi non sono così diversi da quelli italiani o americani. Ce lo ha raccontato l’esordio della giovane Maja Miloš (classe 1983) in un film che ha fatto discutere già nelle sue prime apparizioni festivaliere (Rotterdam e Toronto), soprattutto per la presenza dell’attrice Isidora Simijonović (all’epoca quattordicenne), un piccolo talento messo a nudo che smuove da solo l’intera Continua a leggere