Le Ombre Degli Avi Dimenticati

di Sergei Parajanov (Unione Sovietica, 1965)

La carriera di questo regista nato nel 1924 da genitori armeni è stata a dir poco turbolenta: prima bersagliato dalla censura (le autorità sovietiche criticarono aspramente il suo operato) e poi finito in carcere (a cui seguirono molti anni di inattività), Sergei Parajanov ha osato sfidare in maniera coerente e personale il sistema, remando contro quelle istituzioni da Continua a leggere

Pubblicità

The Painted Bird

di Václav Marhoul (Repubblica Ceca/Slovacchia/Ucraina, 2019)

Ci sono voluti oltre dieci anni per realizzare questo lungometraggio di ben due ore e quarantanove minuti, un ennesimo (straziante) manifesto del cinema di guerra proveniente dai paesi del blocco (oggi ex) sovietico. Una produzione sontuosa ispirata all’omonimo romanzo di Jerzy Kosinski e presentata a Venezia nel 2019, dove l’opera ha raccolto Continua a leggere

Murrain

di John Cooper (Gran Bretagna, 1975)

Nel lontano 1975, la televisione britannica trasmette sette episodi di una misconosciuta serie chiamata “Against The Crowd”. Sei di questi oggi non se li ricorda più nessuno, mentre “Murrain” negli anni ha trovato alcuni estimatori soprattutto nel circuito folk-horror. La parola che dà il titolo al film deriva dal latino mori (morire) e si riferisce a un termine Continua a leggere

Leptirica

di Đorđe Kadijević (Jugoslavia, 1973)

Il primo horror non si scorda mai, ecco perché “Leptirica” è un pezzo di storia cinematografica della ex-Jugoslavia. Girato da Đorđe Kadijević in un remoto villaggio bosniaco (Zelinje), questo film prende ispirazione da una vecchio racconto pubblicato nel 1880 da Milovan Glišić, uno scrittore che alcuni in patria considerano il Gogol serbo. Ci troviamo Continua a leggere

The Devil All The Time

di Antonio Campos (Stati Uniti, 2020)

Già dal titolo, “The Devil All The Time” non lascia presagire nulla di buono, perché il diavolo (il male in questo caso) appartiene a ogni epoca e si rinnova di generazione in generazione, come una pesante eredità tra padre e figlio. Non a caso il film prende vita durante la Seconda Guerra Mondiale e si chiude con il conflitto del Vietnam ormai parte Continua a leggere

La Notte Del Demonio

la notte del demoniodi Jacques Tourneur (Gran Bretagna, 1957)

Nel 1957 l’approccio al genere demoniaco è completamente diverso dagli sviluppi di taglio exploitation che vedremo dopo alcuni anni in tantissime pellicole più o meno celebrate: Jacques Tourneur però non è mai stato un regista sprovveduto e ha saputo trasmetterci inquietudine anche attraverso un thriller tutto sommato lineare, dove la netta e marcata contrapposizione di partenza Continua a leggere

Hagazussa

hagazussadi Lukas Feigelfeld (Germania/Austria, 2017)

Strega si traduce in tedesco con hexe e in svedese con häxan, termini che derivano dall’arcaico hagazussa, in uso durante il tardo medioevo. Automaticamente questa parola ci riporta in mente “The Witch” (2015), il film di Robert Eggers diventato in poco tempo una pietra miliare del sottogenere folk horror. Lo stesso trailer di “Hagazussa” (uscito alcuni mesi fa) ci aveva fatto Continua a leggere

November

novemberdi Rainer Sarnet (Estonia, 2017)

A distanza di quasi dieci anni dal sontuoso “The Temptation Of St. Tony” (2009) di Veiko Õunpuu, il cinema estone torna a far parlare di sé. Ancora una volta un lungometraggio in bianco e nero, ancora una volta una pellicola scelta dal proprio paese di appartenenza per competere nella corsa all’Oscar come miglior film straniero. Anche se entrambi i lavori non sono mai entrati nella Continua a leggere

Häxan

haxandi Benjamin Christensen (Svezia/Danimarca, 1922)

Sono trascorsi quasi cento anni dall’uscita di “Häxan”, eppure non ho ancora visto una pellicola capace di eguagliare le incredibili atmosfere diaboliche e stregonesche presenti in questo film. Una ricostruzione minuziosa e suggestiva, all’epoca costata la bellezza di due milioni di corone svedesi (facendo una semplice proporzione Continua a leggere

Non Si Sevizia Un Paperino

non sidi Lucio Fulci (Italia, 1972)

“Non Si Sevizia Un Paperino” è il capolavoro giallo di Lucio Fulci, un film in controtendenza rispetto alle pellicole contemporanee che spopolavano in Italia durante la prima metà degli anni settanta. Il regista romano ambienta nel profondo sud una torbida vicenda legata alla sparizione e all’uccisione di bambini, in un paese (le riprese furono effettuate tra Puglia, Abruzzo e Basilicata) Continua a leggere