Luca Il Contrabbandiere

di Lucio Fulci (Italia, 1980)

Lucio Fulci, ovvero il terrorista dei generi. Ecco, questa è la pellicola più adatta per conoscere la sua elasticità e la sua bravura nel saper ribaltare o contaminare i codici di un determinato linguaggio cinematografico. Dopo il successo di “Zombi 2” (1979), sarebbe stato fin troppo facile riprendere la partita ancora una volta con un horror: prima della Continua a leggere

Tirannosauro

di Paddy Considine (Gran Bretagna, 2011)

“Tirannosauro” (“Tyrannosaur”) è un dramma dall’impronta british più profonda che mai. Qui infatti possiamo toccare con mano il grigio realismo della periferia, un’atmosfera plumbea dove ci sente da soli anche dentro un pub. Paddy Considine (attore molto apprezzato da quelle parti) dirige il suo primo lungometraggio senza mai perdere di vista Continua a leggere

Your Name Is Justine

di Franco De Peña (Lussemburgo/Polonia, 2005)

Forse è solo una coincidenza, forse non lo è: sta di fatto che tre anni dopo il devastante “Lilja 4-Ever” (2002) di Lukas Moodysson, esce questa coproduzione tra Lussemburgo e Polonia che sembra quasi ricalcarne le vicende. Ancora una volta, la ricerca della felicità è destinata a naufragare nella tragedia e nell’inganno. Fidarsi è bene, non fidarsi Continua a leggere

Axe

di Frederick R. Friedel (Stati Uniti, 1974)

“Axe” (conosciuto anche con la denominazione originaria “Lisa, Lisa”) è un film che ha avuto poca fortuna. Se proprio vogliamo trovare il suo piccolo momento di celebrità, allora dobbiamo passare dal Regno Unito e dalla famigerata lista dei video nasty (istituita all’inizio degli 80s), ovvero quei titoli considerati violenti e degenerati che dunque venivano Continua a leggere

The Entity

di Sidney J. Furie (Stati Uniti, 1982)

“The Entity” (da noi direttamente “Entity”) è un po’ come quella faccia della luna che non vediamo mai, un rovescio della medaglia di cui si parla sempre poco. L’altro lato, quello luminoso, è invece rappresentato da “Poltergeist”, un classico del cinema fantastico distribuito solo poche settimane prima rispetto all’opera diretta da Sidney J. Furie. Tuttavia se Continua a leggere

Il Giustiziere Della Notte

di Michael Winner (Stati Uniti, 1974)

“Il Giustiziere Della Notte” (“Death Wish”) è il cinema che diventa strumento essenziale per decodificare la realtà sociale delle metropoli americane durante gli anni settanta. Michael Winner anticipa di due anni le suggestioni presenti in “Taxi Driver” (1976) e lancia un sasso destinato a essere raccolto anche qui in Italia, dove da lì a poco usciranno una serie di prodotti Continua a leggere

Baise-Moi

di Virginie Despentes e Coralie Trinh Thi (Francia, 2000)

Virginie Despentes è una scrittrice la cui giovinezza è stata segnata dalla musica punk, dalla prostituzione, da ripetuti trattamenti psichiatrici e persino da uno stupro. È suo il controverso libro intitolato “Baise-Moi”, pubblicato in Francia nel 1993 e successivamente tradotto anche nel nostro paese. Accanto a lei troviamo Coralie Trinh Thi, ex attrice porno Continua a leggere

Dhogs

di Andrés Goteira (Spagna, 2017)

Se oggi i giovani registi spagnoli ci riescono, quelli italiani sembra invece che abbiano paura di provarci. Non è necessario dirigere un capolavoro o chissà quale pellicola da tramandare ai posteri, perché l’importante è saper osare, rischiando anche di fare il passo più lungo della gamba. Andrés Goteira (qui al suo debutto) probabilmente è andato oltre le sue Continua a leggere

Nuevo Orden

di Michel Franco (Messico/Francia, 2020)

Con “Nuevo Orden” il messicano Michel Franco abbandona le tematiche intimiste dei sui lavori precedenti (pensiamo all’ottimo “Después De Lucía” o al più recente “Chronic”), abbracciando un discorso molto più ambizioso legato a doppio filo con i problemi della società contemporanea. Un approccio che al Festival di Venezia è stato decisamente apprezzato Continua a leggere

Intrépidos Punks

di Francisco Guerrero (Messico, 1988)

Il cinema di genere messicano ha una lunga tradizione, non a caso c’è un termine appositamente coniato per descrivere tale movimento, ovvero mexploitation, un grande contenitore in cui possiamo trovare proprio di tutto: dai tantissimi film con protagonista El Santo (eroe mascherato del wrestling locale) fino agli horror degli anni settanta, un filone Continua a leggere