Play Misty For Me

di Clint Eastwood (Stati Uniti, 1971)

La prima regia di Clint Eastwood risale al 1971, quando il celebre attore americano aveva già superato la quarantina. Fu grazie all’aiuto dell’amico Don Siegel (qui nelle curiose vesti di un barista) che Eastwood riuscì a realizzare questa pellicola, nonostante un budget misero e nessuna possibilità di girare in studio. “Play Misty For Me” (in Italia Continua a leggere

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La Casa Del Peccato Mortale

homsdi Pete Walker (Gran Bretagna, 1976) 

Insieme al più malsano “Nero Criminale” (1974), “La Casa Del Peccato Mortale” (“House Of Mortal Sin”) si distingue per essere una delle opere più interessanti tra quelle dirette da Pete Walker, regista inglese classe 1939 molto attivo durante gli anni settanta in ambito horror. Il film in America è conosciuto con il titolo alternativo “The Confessional”, una denominazione ancora più Continua a leggere

Stalker

stalkerdi Andrei Tarkovsky (Unione Sovietica, 1979)

Il viaggio intellettuale di “Stalker” comincia fin dalle prime immagini del film e si conclude nello stesso identico modo, con il rumore di un treno che provoca alcune vibrazioni, un mezzo che però non vediamo sullo schermo ma riusciamo solo a percepire. All’interno di questa cornice, Andrei Tarkovsky racchiude un’intera filosofia di vita, un percorso della mente e dell’animo umano che si Continua a leggere

Deep End

deep enddi Jerzy Skolimowski (UK/Germania Ovest, 1970)

Uno dei peggiori titoli mai concepiti dai nostri distributori è sicuramente “La Ragazza Del Bagno Pubblico”, mutuato dalla denominazione originale “Deep End” (che preferiamo mantenere anche in questa recensione), due paroline magiche che per giunta riassumono alla perfezione uno dei finali più belli del cinema degli anni settanta. Se quindi non avete mai sentito parlare di questo film, non Continua a leggere

Beast

beastdi Christoffer Boe (Danimarca, 2011)

Il nome di Christoffer Boe (classe 1974) non è illustre come quello di altri suoi colleghi danesi, ma in carriera ha già diretto una manciata di rispettabili film (il più celebre è “Reconstruction”, uno psicodramma del 2003). In questo decennio, dopo la svolta thriller di “Everything Will Be Fine” (2010), Boe dirige un dramma di confine (“Beast”), una pellicola fulminea di ottantadue minuti Continua a leggere

Greatful Dead

greatful deaddi Eiji Uchida (Giappone, 2013)

La famiglia disfunzionale come culla del malessere. Nami è una ragazzina costretta a sopportare una situazione dall’equilibrio molto precario: la sorella maggiore conduce una vita normale e presto lascia la casa, la mamma molla il marito e il padre (ormai depresso e sconsolato) si suicida. La piccola non ha mai ricevuto attenzioni, è violenta con i suoi compagni di classe e una volta divenuta maggiorenne Continua a leggere