El Mar

di Agustí Villaronga (Spagna, 2000)

Qui in Italia, la notizia della scomparsa di Agustí Villaronga (1953-2023) è passata praticamente inosservata. Un peccato, considerando che abbiamo perso uno dei più coraggiosi e controversi registi spagnoli di sempre: per lui pochi titoli, ma tutti di sostanza, a cominciare dal primissimo “Tras El Cristal” (1986), pellicola indispensabile per ogni amante del Continua a leggere

As Bestas

di Rodrigo Sorogoyen (Spagna/Francia, 2022)

“As Bestas” (“The Beasts”) ribadisce l’ottimo stato di salute del cinema spagnolo contemporaneo, una scuola capace di regalarci dei thriller sempre più coinvolgenti e accattivanti: a tal proposito, è arrivata l’ora di appuntarsi il nome di Rodrigo Sorogoyen, regista madrileno qui alla sua migliore prova in assoluto (la pellicola ha ricevuto molti apprezzamenti Continua a leggere

Piggy

di Carlota Pereda (Spagna/Francia, 2022)

Durante questo 2022, la Spagna rurale ci sta regalando delle belle sorprese: in attesa di gustarci “As Bestas” (del quale si dice un gran bene), la macchina da presa si è spostata da un villaggio della Catalogna (“Alcarràs” ha vinto a Berlino) fino alle zone più remote dell’Estremadura, dove la regista Carlota Pereda ha girato questo suo primo lungometraggio Continua a leggere

La Abuela

di Paco Plaza (Spagna/Francia, 2021)

Nonostante la recente incursione nel genere thriller con il valido “Quien A Hierro Mata” (2019), Paco Plaza è tornato indietro sui suoi passi, imboccando per l’ennesima volta la strada dell’horror: in verità, dopo il meritato successo di “[Rec]” e del suo primo sequel (sempre condiviso con il collega Jaume Balagueró), la corsa del regista di Valencia si è Continua a leggere

Latidos De Pánico

di Paul Naschy (Spagna, 1983)

Paul Naschy (pseudonimo di Jacinto Molina Álvarez) è stato un personaggio molto influente all’interno della cinematografia di genere spagnola. Lo ricordiamo non solo come attore in un centinaio di film, ma anche come sceneggiatore e come regista: Naschy era infatti un artista eclettico impegnato su svariati fronti, persino su quelli legati alla Continua a leggere

Ballata Dell’Odio E Dell’Amore

di Álex De La Iglesia (Spagna/Francia, 2010)

“Ballata Dell’Odio e Dell’Amore” (“Balada Triste De Trompeta”) è il film più celebre tra quelli diretti da Álex De La Iglesia negli ultimi vent’anni, un lungometraggio già consacrato a Venezia nel 2010 con la vittoria del Leone d’Argento. È proprio tra questi fotogrammi che emerge il volto più eclettico del regista basco, non a caso l’incontro/scontro tra dramma Continua a leggere

Matar A Dios

di Caye Casas e Albert Pintó (Spagna/Francia, 2017)

Dio esiste? Si può uccidere? Ma soprattutto, se davvero fosse un uomo in carne e ossa, sarebbe un infame nano barbuto che beve vino come se non ci fosse un domani? “Matar A Dios” (“Killing God” per il mercato internazionale) non risponde quasi a nessuna di queste domande, però prova a scherzarci sopra buttando nella mischia una tonnellata di black humour e Continua a leggere

La Madre Muerta

di Juanma Bajo Ulloa (Spagna, 1993)

Durante i primi anni novanta, in Spagna emerge una nuova generazione di registi indipendenti, alcuni poi diventati celebri su scala internazionale (pensiamo all’eclettica e brillante carriera di Álex De La Iglesia). Al contrario, Juanma Bajo Ulloa ha sparato le sue migliori cartucce soltanto all’inizio, dirigendo un paio di film drammatici veramente oscuri e Continua a leggere

Viridiana

di Luis Buñuel (Spagna/Messico, 1961)

Oltre a essere considerato uno dei migliori film diretti da Luis Buñuel, “Viridiana” è anche una delle sue pellicole più censurate e controverse: ci troviamo nel 1961 e contemporaneamente alla vittoria al Festival di Cannes, l’opera viene ritenuta sacrilega e blasfema dall’Osservatore Romano. Una voce che giunge in un attimo al regime franchista spagnolo Continua a leggere

I Vizi Morbosi Di Una Giovane Infermiera

di Eloy De La Iglesia (Spagna/Francia, 1973)

Sono molte le denominazioni con le quali “Una Gota De Sangre Para Morir Amando” è conosciuto fuori dai confini spagnoli, per esempio il dvd in nostro possesso è un’edizione inglese intitolata “Murder In A Blue World”. Negli Stati Uniti si è invece optato per “To Love, Perhaps To Die” oppure per il più ruffiano “Clockwork Terror”, mentre in Italia la scelta Continua a leggere