Hogar

hogardi Àlex Pastor e David Pastor (Spagna, 2020)

“Hogar” (da noi banalmente intitolato “Dov’è La Tua Casa”) è sbarcato da poco su Netflix. Nonostante una locandina poco appariscente e un trailer incapace di far scattare in noi la fatidica scintilla, abbiamo deciso di dargli una chance: il motivo è semplice, si tratta infatti di un thriller realizzato in Spagna, un paese che proprio in questo genere ha dato il meglio durante gli ultimi anni. Pellicole dure, ciniche e Continua a leggere

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Simon Killer

simon kdi Antonio Campos (Stati Uniti/Francia, 2012)

Il protagonista assoluto di “Simon Killer” è Brady Corbet, un giovanotto (classe 1988) che nel giro di pochi anni è passato con successo dall’altra parte della telecamera, realizzando per adesso un paio di film, il severo “L’Infanzia Di Un Capo” (2015) e il glitterato “Vox Lux” (2018). Il suo collega Antonio Campos lo ha invece diretto in questa pellicola del 2012, cucendogli addosso una storia tanto realistica Continua a leggere

The Hitcher

The-Hitcher-La-lunga-strada-della-pauradi Robert Harmon (Stati Uniti, 1986)

E così ci saluta un grande attore come Rutger Hauer (1944-2019), curiosamente scomparso proprio nello stesso anno in cui muore il suo celebre personaggio Roy Batty (il replicante di “Blade Runner”). Ma quali sono stati i registi che sono riusciti a valorizzare al meglio le sue qualità? Su due piedi potremmo dire Paul Verhoeven (risposta scontata, la carriera di Hauer inizia con “Fiore Di Carne”) ma Continua a leggere

Lesson Of The Evil

lesson ofdi Takashi Miike (Giappone, 2012)

Takashi Miike continua a sfornare film in quantità industriale, anche se durante questo decennio non tutti i suoi lavori sono riusciti a lasciare il segno (soprattutto le sue pellicole più commerciali, come il deludente “Terra Formars”). Quando però nel regista si scatena la più folle creatività, allora possiamo dormire sonni tranquilli: è accaduto per un paio di opere entrambe passate in rassegna in Continua a leggere

Vengeance Is Mine

vengeance is minedi Shôhei Imamura (Giappone, 1979)

Shôhei Imamura è stato uno degli interpreti principali della new wave giapponese, un regista talmente quotato e ammirato da riuscire a vincere per ben due volte il Festival di Cannes (nel 1983 con “La Ballata Di Narayama” e nel 1997 con “L’Anguilla”). Un cineasta affascinato dalla fragilità dell’essere umano e dal rapporto con la struttura sociale su cui esso fa affidamento – che sia la Continua a leggere

Bed Time

bed-timedi Jaume Balagueró (Spagna, 2011)

Dopo il successo ottenuto con “[Rec]” (2009) e “[Rec]²” (2011), il catalano Jaume Balagueró abbandona momentaneamente il timone che aveva condiviso insieme al collega Paco Plaza, lasciando che sia lui a dirigere il terzo “[Rec]³: Génesis” (2012), prima di ritornare alla regia della celebre saga con la chiusura definitiva del cerchio (il trascurabile “[Rec]4: Apocalipsis” del 2014) Continua a leggere

The Boy

the-boydi Craig William Macneill (Stati Uniti, 2015)

Non è facile raccontare la storia di un bambino mentalmente disturbato in un’ottica ancorata al presente ma rivolta con preoccupazione al (suo) futuro. Eppure il recente “The Childhood Of A Leader” (2015) ci è riuscito benissimo, in un contesto storico per giunta delicato come quello che ha preceduto le grandi dittature dello scorso secolo. “The Boy” è dello stesso anno ma cambia completamente Continua a leggere

Rampage

rampagedi Uwe Boll (Canada/Germania, 2009)

Il 2009 si può considerare l’anno di grazia di Uwe Boll. Il controverso regista tedesco realizza una tripletta di buon livello con quelli che (ancora oggi) possono essere considerati i suoi film più significativi: parliamo di “Darfur”, “Stoic” e “Rampage”, quest’ultimo primo episodio di una apprezzata trilogia. Superato il periodo (nero) delle trasposizioni videoludiche e in seguito ad alcuni Continua a leggere