
di Toshiharu Ikeda (Giappone, 1988)
Il cinema horror giapponese ha sempre avuto una sua precisa identità, smarcandosi fin dagli albori da eventuali riferimenti di taglio occidentale. Poi ovviamente c’è la solita eccezione che conferma la regola, ovvero un film come “Evil Dead Trap”, per certi versi più vicino alle pellicole di Lucio Fulci e Dario Argento che all’immaginario tipicamente orientale Continua a leggere