Candy Land

di John Swab (Stati Uniti, 2022)

John Swab, regista americano originario di Tulsa (Oklahoma), lo avevamo conosciuto anni fa per “Let Me Make You A Martyr” (2016), un apprezzabile esordio girato a quattro mani insieme a Corey Asraf (nel cast, era presente nientepopodimeno che Marilyn Manson). In attesa di recuperare altre sue pellicole, ci siamo imbattuti nel recente “Candy Land” Continua a leggere

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Terrifier 2

di Damien Leone (Stati Uniti, 2022)

Durante gli ultimi anni, si è parlato molto del primo capitolo di “Terrifier” (2017), un horror capace di reinventare la figura del clown in maniera originale oltre che inquietante. Questo costante passaparola ha fomentato non poco gli appassionati del genere, i quali hanno preso d’assalto le sale americane nel corso delle ultime settimane, in occasione dell’uscita Continua a leggere

X

di Ti West (Stati Uniti/Canada, 2022)

Le aspettative erano abbastanza alte, considerando il buon livello di alcuni horror diretti da Ti West (tra i nostri preferiti, spiccano “The House Of The Devil”, “The Innkeepers” e “The Sacrament”) e i troppi anni di latitanza dalle sale cinematografiche (dopo il trascurabile western “Nella Valle Della Violenza”, West ha inanellato soltanto regie Continua a leggere

Horror Puppet

di David Schmoeller (Stati Uniti, 1979)

Il cinema horror non ha mai sottovalutato il misterioso fascino dei pupazzi, delle bambole, dei burattini o dei manichini: a volte utilizzati come elementi di contorno (da “Profondo Rosso” a “Maniac”), altre volte invece protagonisti assoluti delle vicende. Ne sa qualcosa David Schmoeller, colui che nel 1979 ha diretto “Horror Puppet”, prima di dedicarsi Continua a leggere

Tragedy Girls

di Tyler MacIntyre (Stati Uniti, 2017)

Esistono anche i film antipatici. Non sono necessariamente brutti, ma si impegnano fino in fondo per farsi detestare sotto ogni aspetto possibile: “Tragedy Girls” è uno di questi, al di là della sua ottima confezione studiata appositamente per attirare un pubblico di aspiranti bimbiminkia di età compresa tra i tredici e i diciannove anni. Se per Continua a leggere

Halloween Kills

di David Gordon Green (Stati Uniti/Gran Bretagna, 2021)

La strategia dei produttori ha già raccolto i suoi frutti, non a caso “Halloween Kills” sta incassando un sacco di soldi in giro per il mondo. Dopotutto ottobre è il mese delle zucche, è il mese di Michael Myers, il boogeyman per eccellenza fin dai tempi del lontano capolavoro di John Carpenter. Non era dunque difficile intuire il felice destino di questa Continua a leggere

Sound Of Violence

di Alex Noyer (Finlandia/Stati Uniti, 2021)

Il regista e sceneggiatore di origine finlandese Alex Noyer, partendo dalle incoraggianti intuizioni del cortometraggio “Conductor” (2018), ha realizzato un horror tra i più originali del 2021, almeno sulla carta. Le idee, seppur confuse, non lasciano dubbi al riguardo. “Sound Of Violence” mette in scena l’affascinante rapporto tra musica e violenza: bastano Continua a leggere

Fear Street Parte 1: 1994

di Leigh Janiak (Stati Uniti, 2021)

Luglio è il mese di “Fear Street”, una trilogia horror basata sui racconti dello scrittore americano Robert Lawrence Stine, praticamente uno Stephen King per giovani lettori (young adult è la parola chiave). Si tratta di tre opere collegate tra loro che usciranno a distanza di sette giorni sulla piattaforma Netflix, seguendo un viaggio a ritroso che parte dal Continua a leggere

The Slumber Party Massacre

di Amy Holden Jones (Stati Uniti, 1982)

Se gli slasher movie rappresentano il vostro pane quotidiano, allora un altro titolo da aggiungere alla lista è questo “The Slumber Party Massacre”, ottanta minuti scarsi in cui sono racchiusi tutti gli stereotipi del genere in questione. Con la differenza che in questo caso a dirigere l’orchestra c’è una donna, Amy Holden Jones, per un punto di vista femminile Continua a leggere

Lo Squartatore Di Los Angeles

the toolbox murdersdi Dennis Donnelly (Stati Uniti, 1978)

Non c’è dubbio che ogni grande metropoli abbia il suo squartatore di fiducia (Lucio Fulci si è dilettato con quello di New York), bisogna però rimarcare il fatto che il titolo italiano di “The Toolbox Murders” è a dir poco fuorviante, in quanto il killer in esame stavolta non squarta proprio nessuno, semmai si diverte a uccidere con gli attrezzi da lavoro tipici del carpentiere: trapano, martello, cacciavite e Continua a leggere