Watcher

di Chloe Okuno (Stati Uniti/Romania, 2022)

Per gli amanti del cinema della paranoia, “Watcher” è una visione imprescindibile. I riferimenti passano sia da Roman Polanski (qui spogliato di qualsiasi riferimento esoterico) che da Alfred Hitchcock (“La Finestra Sul Cortile”), per poi atterrare fino al recente “It Follows” (2014), pellicola che condivide alcune cose proprio con il prodotto in esame Continua a leggere

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Be My Cat: A Film For Anne

di Adrian Tofei (Romania, 2015)

Prima di tutto, chi diavolo è Anne? Si tratta di Anne Hathaway (classe 1982), attrice statunitense molto apprezzata nel giro hollywoodiano. La sua presenza è ovviamente virtuale in questo lavoro a lei dedicato, un curioso diversivo proveniente dalla Romania capace di smarcarsi a dovere dai classici found footage di stampo americano. Più che altro Continua a leggere

Întregalde

di Radu Muntean (Romania, 2021)

Ancora una volta, il cinema rumeno contemporaneo riesce a stupire, mostrando al mondo intero la sua precisa identità. “Întregalde” (il titolo del film si riferisce al nome di un piccolo villaggio rurale) è infatti un dramma completamente fuori dagli schemi, poiché offre allo spettatore l’esatto contrario di ciò che egli potrebbe attendersi Continua a leggere

Imaculat

di Monica Stan e George Chiran (Romania, 2021)

Le Giornate degli Autori nascono nel 2004 come rassegna autonoma all’interno della Mostra del Cinema di Venezia, sul modello della prestigiosa Quinzaine des Réalisateurs di Cannes. L’obiettivo è quello di puntare sull’innovazione, sulla ricerca e sull’originalità espressiva, oltre che sull’indipendenza produttiva. “Imaculat”, film appena proiettato all’interno di Continua a leggere

Them

di David Moreau e Xavier Palud (Francia/Romania, 2006)

Durante la prima decade di questo secolo, il cinema francese ha ricoperto un ruolo di primaria importanza per il rilancio del genere horror, un passaggio obbligato che ha fatto la felicità di tanti appassionati. Non parliamo soltanto di pellicole estreme come “Alta Tensione” (2003), “À L’Intérieur” (2007) o “Martyrs” (2008), ma anche di inquietanti prodotti Continua a leggere

Bad Luck Banging Or Loony Porn

di Radu Jude (Romania/Croazia/Repubblica Ceca, 2021)

Sono in molti quelli che devono stare alla larga dal film che ha vinto il Festival di Berlino 2021: gli ipocriti, i falsi moralisti, i bacchettoni, i benpensanti e chiunque abbia una mentalità chiusa (solitamente si tratta di quegli individui che passano la maggior parte del loro tempo a giudicare gli altri, senza mai fare un minimo di autocritica). Continua a leggere

Acasă, My Home

di Radu Ciorniciuc (Romania/Germania, 2020)

Questi giorni ci siamo tuffati a capofitto nella trentaduesima edizione del Trieste Film Festival, una prestigiosa e longeva rassegna con lo sguardo rivolto a est, verso quel cinema non sempre pubblicizzato a dovere dalle nostre parti: lungometraggi, corti e documentari provenienti dunque dai paesi balcanici, dagli stati del blocco ex sovietico e non Continua a leggere

Aurora

auroradi Cristi Puiu (Romania/Francia, 2010)

Cinque anni dopo il memorabile “La Morte Del Signor Lazarescu” (2005), Cristi Puiu torna con un film di tre ore molto più dilatato rispetto alla pellicola precedente. Anche in questo caso le immagini si focalizzano su un solo personaggio, lasciando che tutto il resto diventi soltanto un mero contorno, ma questa volta dalle corsie degli ospedali finiamo direttamente nello squallore della città Continua a leggere

Dogs

dogsdi Bogdan Mirică (Romania/Francia, 2016)

Con Bogdan Mirică la new wave rumena si sposta dallo squallore urbano delle città agli spazi aperti delle campagne. Dimentichiamoci quindi per un attimo le atmosfere plumbee di alcuni lavori di Cristi Puiu o Cristian Mungiu, esplorando invece una zona del paese poco conosciuta, un lembo di terra al confine tra Romania e Ucraina (nei pressi di Tulcea). Qui il giovane regista esordiente Continua a leggere

Vlad L’Impalatore

vlad tepesdi Doru Năstase (Romania, 1979)

Se il cinema rumeno dei nostri giorni si può annoverare tra le migliori scuole europee contemporanee (pensiamo a due registi del calibro di Cristi Puiu e Cristian Mungiu), c’è una minacciosa nube oscura attorno a tutto ciò che veniva prodotto prima della caduta del comunismo. Poche settimane fa è uscito un DVD che subito ha attirato la nostra attenzione, dal titolo “Vlad Continua a leggere