Luzifer

di Peter Brunner (Austria, 2021)

Wo ist der Teufel?”, ovvero “Dov’è il diavolo?”. Questa è la domanda centrale presente in “Luzifer”, il cui titolo non deve trarre in inganno: qui infatti non ci sono né sinistre presenze luciferine né tantomeno fluorescenti creature diaboliche che si muovono tra le mura domestiche (pensiamo al celebre “Post Tenebras Lux”). La risposta tuttavia è dietro l’angolo Continua a leggere

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American Gothic

di John Hough (Gran Bretagna/Canada, 1987)

“American Gothic” è il titolo di un celebre quadro realizzato da Grant Wood nel 1930. Raffigura un agricoltore (con un forcone in mano) accanto a sua figlia (entrambi indossano degli abiti coloniali). L’opera è pregna di ambiguità, a cominciare dal volto teso e rigido dei due personaggi, da tempo considerati un simbolo della cultura rurale americana Continua a leggere

Nitram

di Justin Kurzel (Australia, 2021)

Tra i massacri più sanguinosi della storia compiuti da una singola persona, quello di Port Arthur (in Tasmania) ha davvero lasciato delle cicatrici indelebili. Era il 1996 quando un giovane di nome Martin Bryant uccise a colpi d’arma da fuoco trentacinque persone in varie località di questo sobborgo. Tempo dopo, gli approfondimenti psichiatrici Continua a leggere

Scalene

di Zack Parker (Stati Uniti, 2011)

“Scalene” è un film indipendente americano che avrebbe meritato (e meriterebbe ancora oggi) maggiore visibilità, nonostante la tematica trattata non sia tra le più allegre. Probabilmente questa dura rappresentazione della crudeltà è andata di traverso a tanti, ma è proprio questo è il motivo per cui “Scalene” è un ottimo film, decisamente il migliore Continua a leggere

Oasis

oasisdi Lee Chang-Dong (Corea del Sud, 2002)

Se “Oasis” fosse stato girato a Hollywood, probabilmente sarebbe uscita fuori una delle più patetiche storie strappalacrime di sempre. Per fortuna ancora oggi nessuno ha avuto la bizzarra idea di farne un remake americano, lasciando al sempre ottimo Lee Chang-Dong l’ingrato compito di essere stato l’unico a saper maneggiare con cura una tematica così controversa, in cui l’onestà Continua a leggere

Madre

madredi Bong Joon-Ho (Corea del Sud, 2009)

Quello che ci auguriamo è che l’effetto “Parasite” (2019) permetta a molte persone di scoprire definitivamente questo grande regista coreano, capace fin dagli esordi di spaziare con disinvoltura tra diversi generi cinematografici. Oggi abbiamo deciso di dare spazio al suo film più intenso e disperato, “Madre”, un dramma camuffato da thriller capace di mostrare tutta la poetica di Bong Continua a leggere

I Pugni In Tasca

i pugni in tascadi Marco Bellocchio (Italia, 1965)

“I Pugni In Tasca” di Marco Bellocchio è un film indimenticabile, considerato a ragione un esordio dietro la macchina la presa tra i più folgoranti di sempre all’interno del cinema tricolore. Il regista emiliano (oggi quasi ottantenne e in concorso a Cannes con “Il Traditore”) si è poi affermato con una serie di pellicole sicuramente meno taglienti e sconvolgenti di questa, pur mantenendo un Continua a leggere

Prisoners

prisonersdi Denis Villeneuve (Stati Uniti, 2013)

Il 2013 è un anno cruciale per Denis Villeneuve: “Enemy” ma soprattutto “Prisoners” lo pongono definitivamente all’attenzione delle platee americane, considerando che in entrambi i film il regista canadese può contare sull’apporto di un attore del calibro di Jake Gyllenhaal. Si tratta del trampolino di lancio definitivo prima dei grandi titoli hollywoodiani come “Sicario” (2015) Continua a leggere

Dead Man’s Shoes

dead man's shoesdi Shane Meadows (Gran Bretagna, 2004)

Associare il nome di Shane Meadows al film “This Is England” (2006) può sembrare scontato, eppure il regista dello Staffordshire due anni prima fece addirittura di meglio: “Dead Man’s Shoes – Cinque Giorni Di Vendetta” è infatti un titolo tra i più intensi realizzati durante lo scorso decennio nel Regno Unito, un revenge movie crudo, doloroso e annichilente che ancora oggi ricordiamo con Continua a leggere