Triangle Of Sadness

di Ruben Östlund (Svezia/Francia/Gran Bretagna/Grecia, 2022)

A Cannes, Ruben Östlund vince sempre: lo aveva fatto nel 2014 con “Forza Maggiore” (nella sezione Un Certain Regard), prima di aggiudicarsi la Palma d’Oro con “The Square” nel 2017 e con questo “Triangle Of Sadness” nel 2022, un film girato prevalentemente su un lussuoso yacht tra le isole della Grecia. Ancora una volta, la satira del regista svedese colpisce Continua a leggere

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Nuevo Orden

di Michel Franco (Messico/Francia, 2020)

Con “Nuevo Orden” il messicano Michel Franco abbandona le tematiche intimiste dei sui lavori precedenti (pensiamo all’ottimo “Después De Lucía” o al più recente “Chronic”), abbracciando un discorso molto più ambizioso legato a doppio filo con i problemi della società contemporanea. Un approccio che al Festival di Venezia è stato decisamente apprezzato Continua a leggere

L’Esca

di Bertrand Tavernier (Francia, 1995)

Come molti di voi avranno saputo, il cineasta francese Bertrand Tavernier ci ha lasciati pochi giorni fa all’età di settantanove anni. Per lui, un Leone d’Oro alla carriera a Venezia nel 2015 ma soprattutto due importanti riconoscimenti a Cannes (miglior regista per “Una Domenica In Campagna” del 1984) e Berlino (la vittoria nel 1995 con “L’Appât”, ovvero Continua a leggere

L’Odore Della Notte

di Claudio Caligari (Italia, 1998)

Anche se il compianto (e spesso incompreso) Claudio Caligari ha diretto soltanto tre lungometraggi, è importante seguire una scala di valori capace di mettere in profonda relazione queste sue opere, un po’ come facciamo per molti altri registi. Un comparativismo storico in questo caso assolutamente necessario, perché è innegabile che ci sia un preciso filo Continua a leggere