Piggy

di Carlota Pereda (Spagna/Francia, 2022)

Durante questo 2022, la Spagna rurale ci sta regalando delle belle sorprese: in attesa di gustarci “As Bestas” (del quale si dice un gran bene), la macchina da presa si è spostata da un villaggio della Catalogna (“Alcarràs” ha vinto a Berlino) fino alle zone più remote dell’Estremadura, dove la regista Carlota Pereda ha girato questo suo primo lungometraggio Continua a leggere

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Bull

di Paul Andrew Williams (Gran Bretagna, 2021)

Paul Andrew Williams cambia decisamente direzione, dopo essersi cimentato prima con una sboccata horror comedy (“The Cottage”) e poi con un classico home invasion (“Cherry Tree Lane”), due film comunque trascurabili rispetto a molti altri titoli provenienti dalle terre albioniche. “Bull”, al contrario delle succitate opere, si tuffa fin da subito Continua a leggere

The Rifleman Of The Voroshilov Regiment

di Stanislav Govorukhin (Russia, 1999)

Se “The Rifleman Of The Voroshilov Regiment” (“Voroshilovskiy Strelok”) è un revenge movie molto conosciuto in Russia, dalle nostre parti nessuno (o quasi) ne ha mai sentito parlare. Questo perché, nel corso dei 90s, il cinema proveniente dal blocco ex sovietico stava ancora trovando la sua giusta dimensione, prima della grande esplosione su scala Continua a leggere

Mon Père, Le Diable

di Ellie Foumbi (Stati Uniti/Francia, 2021)

“Mon Père, Le Diable” (“Our Father, The Devil” nella denominazione anglofona) è stato da poco presentato a Venezia nella sezione Biennale College Cinema: questo progetto punta a supportare i giovani cineasti al loro primo o secondo lungometraggio, sovvenzionando le loro opere con un budget di centocinquantamila euro. Ellie Foumbi, regista Continua a leggere

Savage

di Brendan Muldowney (Irlanda, 2009)

Se quello del revenge movie si può considerare un (sotto)genere dagli esiti spesso prevedibili (la vittima non può che trasformarsi in carnefice), ciò che conta è quindi saper arrivare all’epilogo in maniera credibile, originale e appassionante. Per fortuna in “Savage” accade tutto questo, grazie all’approccio di un regista (qui anche sceneggiatore) Continua a leggere

Lady Snowblood

lady s_di Toshiya Fujita (Giappone, 1973)

Se è vero che per molti proprio grazie a Quentin Tarantino è stato possibile (ri)scoprire un film come “Lady Snowblood”, bisogna assolutamente evitare di mettere sullo stesso piano il dittico di “Kill Bill” (2003/2004) con questo in cui è protagonista la star Meiko Kaji (ricordiamo infatti che “Lady Snowblood” ha un sequel, meno entusiasmante, uscito nel 1974). Inoltre “Kill Bill” non pesca solo Continua a leggere

Death Sentence

deathsentencedi James Wan (Stati Uniti, 2007)

Dopo l’exploit di “Saw – L’Enigmista” (2004) e ancora prima della definitiva consacrazione commerciale (“Insidious” e il successivo “The Conjuring”), James Wan ha attraversato un periodo interlocutorio con due pellicole uscite a distanza di pochi mesi, l’horror “Dead Silence” (a nostro avviso trascurabile) e questo thriller fumettoso poco amato dalla critica che in realtà non è affatto malvagio. Si Continua a leggere

Deadbeat At Dawn

deadbeat at dawndi Jim Van Bebber (Stati Uniti, 1988)

La recente riesumazione targata Arrow Video (in blu-ray esclusivamente import) ha ridato lustro a questo cult movie uscito esattamente trent’anni fa. Si tratta del primo lungometraggio di Jim Van Bebber (classe 1964), regista poco prolifico che in seguito abbiamo conosciuto per il suo controverso “The Manson Family” (1997) e per qualche videoclip girato durante lo stesso periodo. Una Continua a leggere

Mandy

mandydi Panos Cosmatos (Stati Uniti/Belgio, 2018)

“Mandy” è un film che si fa notare, un po’ come era accaduto per il precedente “Beyond The Black Rainbow” del 2010, perché Panos Cosmatos (figlio d’arte del celebre George P. Cosmatos) è un regista molto più eccentrico del padre. Niente di male, però bisogna sempre mettere in conto che si può essere ambiziosi solo a patto di saper maneggiare con cura la materia cinematografica da proporre al pubblico Continua a leggere

Liverleaf

liverleafdi Eisuke Naitô (Giappone, 2018)

“Liverleaf” prende spunto dal manga “Misumisô” di Rensuke Oshikiri, un’idea poi sceneggiata da Miako Tadano e trasformata in film da Eisuke Naitô, un regista non nuovo a raccontarci storie legate all’adolescenza. Questa pellicola è soprattutto un lavoro spaccato in due, in principio un teen drama incentrato sul bullismo e successivamente un revenge movie davvero Continua a leggere