The Painted Bird

di Václav Marhoul (Repubblica Ceca/Slovacchia/Ucraina, 2019)

Ci sono voluti oltre dieci anni per realizzare questo lungometraggio di ben due ore e quarantanove minuti, un ennesimo (straziante) manifesto del cinema di guerra proveniente dai paesi del blocco (oggi ex) sovietico. Una produzione sontuosa ispirata all’omonimo romanzo di Jerzy Kosinski e presentata a Venezia nel 2019, dove l’opera ha raccolto Continua a leggere

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A Certain Kind Of Silence

di Michal Hogenauer (Repubblica Ceca/Olanda/Lettonia, 2019)

Da un regista che non ha mai nascosto il suo amore per il cinema di Michael Haneke, era lecito attendersi un freddo e chirurgico disturbing drama sulla scia di alcune pellicole austriache di recente realizzazione. Inoltre, come se non bastasse, il ceco Michal Hogenauer è anche un estimatore di Yorgos Lanthimos, motivo per il quale non sono poche le Continua a leggere

Conspirators Of Pleasure

c o pleasuredi Jan Švankmajer (Repubblica Ceca, 1996)

Parlare di un genio come Jan Švankmajer non è affatto semplice, alla luce di un cinema complesso e stratificato che tira in ballo psicologia, arte, orrore, grottesco, commedia e chi più ne ha più ne metta. Un frullato surrealista capace di ottenere consensi un po’ ovunque, se escludiamo ovviamente il nostro paese, mai troppo aperto nei confronti del regista ceco (purtroppo non tutti conoscono il suo estro) Continua a leggere

I, Olga Hepnarová

i, olga hepnarovadi Petr Kazda e Tomás Weinreb (Repubblica Ceca/Polonia, 2016)

Per commettere il suicidio hai bisogno di una forte volontà, figlia mia. Qualcosa che ovviamente non hai. Accettalo”. A parlare è la madre di Olga Hepnarová, una ragazza disturbata mentalmente cresciuta nella solitudine e nel dolore esistenziale. Il film dei debuttanti Petr Kazda e Tomás Weinreb è un dramma biografico Continua a leggere