Snack Bar Blues

di Dennis Hopper (Canada, 1980)

“Snack Bar Blues” (il titolo originale “Out Of The Blue” è ispirato a un pezzo di Neil Young presente nella colonna sonora) è un dramma poco conosciuto. In effetti, se nominiamo un mostro sacro come Dennis Hopper (1936-2010), le prime cose che ci vengono in mente sono “Easy Rider” (1969) oppure la sua lunga e brillante carriera nelle vesti di attore Continua a leggere

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They Eat Scum

di Nick Zedd (Stati Uniti, 1979)

Quello di Nick Zedd (1958-2022) è un nome che gli amanti dell’underground conoscono molto bene. La sua recente scomparsa non è passata inosservata, considerando il ruolo centrale di Zedd all’interno della controcultura punk newyorkese soprattutto nel corso degli anni ottanta (è stato proprio lui a scrivere il Manifesto del Cinema della Trasgressione Continua a leggere

Sid & Nancy

di Alex Cox (Gran Bretagna, 1986)

“Sid & Nancy” è un biopic da vedere al di là della propria passione verso il punk rock e i Sex Pistols, perché questa è soprattutto una controversa storia d’amore, una delle più estreme e autodistruttive mai partorite dal mondo della musica. Quello diretto da Alex Cox non è dunque un film incentrato sulla celebre band inglese, ma è un dettagliato resoconto sul Continua a leggere

Intrépidos Punks

di Francisco Guerrero (Messico, 1988)

Il cinema di genere messicano ha una lunga tradizione, non a caso c’è un termine appositamente coniato per descrivere tale movimento, ovvero mexploitation, un grande contenitore in cui possiamo trovare proprio di tutto: dai tantissimi film con protagonista El Santo (eroe mascherato del wrestling locale) fino agli horror degli anni settanta, un filone Continua a leggere

Il Ritorno Dei Morti Viventi

il ritorno dei morti viventidi Dan O’Bannon (Stati Uniti, 1985)

Viste le premesse scoppiettanti, Dan O’Bannon (1946-2009) avrebbe meritato molto di più: una partenza importante come attore e sceneggiatore per “Dark Star” (1974) di John Carpenter e poi ancora il suo script per “Alien” (1979) di Ridley Scott non gli hanno mai garantito un successo su larga scala, nonostante Dan abbia ricevuto stima e considerazione anche nel corso degli anni ottanta Continua a leggere

Green Room

green roomdi Jeremy Saulnier (Stati Uniti, 2015)

Nel giro di due anni Jeremy Saulnier salta dal blu al verde, semplificando in parte la formula vincente del suo acclamato e inarrivabile “Blue Ruin” (2013). Con “Green Room”, il regista statunitense rimane sempre fedele sia al genere thriller che a queste cartoline provenienti dalla profonda provincia americana, ma è la componente drammatica a venir meno, un ingrediente qui prontamente sostituito con quella Continua a leggere

Bomb City

bomb citydi Jameson Brooks (Stati Uniti, 2017)

“Bomb City” prende spunto da una storia vera accaduta nel 1997 in una cittadina del Texas settentrionale (a due passi dall’Oklahoma), Amarillo, chiamata appunto Bomb City in quanto fornita di un impianto di smaltimento di armi nucleari. In pochi conoscono gli eventi che si sono succeduti durante quel periodo, quindi se non volete rovinarvi la visione dell’opera, il consiglio è quello di non cercare Continua a leggere

Crazy Thunder Road

crazy thunder roaddi Sogo Ishii (Giappone, 1980)

“Crazy Thunder Road” (“Kuruizaki Sanda Rodo”) è un film relativamente sconosciuto, nonostante la sua importanza storica soprattutto in patria (registi come Shinya Tsukamoto e Takashi Miike non sarebbero tali senza l’apporto di questa pellicola). Dopotutto, anche il Giappone aveva la sua anima punk, all’epoca incarnata da un regista appena ventitreenne, Gakuryû Ishii (per gli amici Sogo Continua a leggere

The Driller Killer

drillerdi Abel Ferrara (Stati Uniti, 1979)

“The Driller Killer” è il primo lungometraggio di Abel Ferrara, se escludiamo il pornografico “9 Lives Of A Wet Pussy” realizzato nel 1976. Un film fortemente influenzato sia dagli impetuosi movimenti culturali del periodo (il punk) che dalle esperienze personali del regista, il quale fin dal 1977 trascorreva le sue giornate nel loft newyorkese abitato dal pittore underground Continua a leggere

Jubilee

jubileedi Derek Jarman (Gran Bretagna, 1978)

Derek Jarman è stato un poliedrico regista britannico sempre coerente con le proprie idee. Omosessuale dichiarato, morì nel 1994 dopo una lunga malattia causata dall’AIDS. Prima di dedicarsi al mondo dei videoclip (soprattutto con The Smiths e Pet Shop Boys) e al cinema sperimentale e di avanguardia, Jarman debuttò dietro la telecamera con il controverso “SebastianeContinua a leggere