The Opening Of Misty Beethoven

di Radley Metzger (Stati Uniti, 1976)

Se in America la chiamavano the golden age of porn, un motivo ci sarà stato. Dopotutto, già dal termine dei 60s e almeno fino all’inizio degli anni ottanta, il cinema pornografico ha avuto una sua precisa dignità/identità artistica. All’epoca, da quelle parti, non era difficile imbattersi in una recensione positiva scritta da qualche quotato critico, anche perché Continua a leggere

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Baise-Moi

di Virginie Despentes e Coralie Trinh Thi (Francia, 2000)

Virginie Despentes è una scrittrice la cui giovinezza è stata segnata dalla musica punk, dalla prostituzione, da ripetuti trattamenti psichiatrici e persino da uno stupro. È suo il controverso libro intitolato “Baise-Moi”, pubblicato in Francia nel 1993 e successivamente tradotto anche nel nostro paese. Accanto a lei troviamo Coralie Trinh Thi, ex attrice porno Continua a leggere

Bad Luck Banging Or Loony Porn

di Radu Jude (Romania/Croazia/Repubblica Ceca, 2021)

Sono in molti quelli che devono stare alla larga dal film che ha vinto il Festival di Berlino 2021: gli ipocriti, i falsi moralisti, i bacchettoni, i benpensanti e chiunque abbia una mentalità chiusa (solitamente si tratta di quegli individui che passano la maggior parte del loro tempo a giudicare gli altri, senza mai fare un minimo di autocritica). Continua a leggere

Lisa!

lisa!_di Mario Schollenberger (Germania, 2018)

Il cinema underground tedesco non smette mai di regalarci sorprese, soprattutto quando si tratta di pellicole realizzate con zero budget ma con tanta passione per la materia. Una peculiarità confermata in passato da alcuni registi che non hanno mai fatto il grande salto (pensiamo a Buttgereit, Ittenbach o Schnaas), perché in Germania di orrori ne hanno visti fin troppi e si riesce a lavorare in assoluta libertà Continua a leggere

Blue Movie

blue movie1di Alberto Cavallone (Italia, 1978)

Nel 1969, Andy Warhol dirige un film per adulti intitolato “Blue Movie”, dove al sesso esplicito sono alternati dialoghi riguardanti la guerra nel Vietnam. Un’opera che si dice abbia influenzato “Ultimo Tango A Parigi” (1972) di Bernardo Bertolucci e che nel titolo riassume uno dei tanti appellativi con i quali venivano chiamati i film pornografici. Nove anni dopo, Alberto Cavallone realizza una pellicola Continua a leggere

Forced Entry

fordi Shaun Costello (Stati Uniti, 1973)

Il disturbo post-traumatico da stress iniziò a manifestarsi con proporzioni preoccupanti tra i reduci del Vietnam. Una sindrome che comportava incubi, insonnia, ansia, aggressività, confusione e persino il vivido ricordo attraverso dei veri e propri flashback mentali sulle atrocità di guerra vissute in prima persona. Il cinema americano si è spesso interrogato sull’argomento, sia affrontandolo sul Continua a leggere

Love

love_di Gaspar Noé (Francia/Belgio, 2015)

Il regista franco-argentino ha dovuto attendere quasi tre lustri per mettere in scena questa sua autobiografia, “Love” infatti era previsto fin dai tempi di “Irréversible” (2002) ma poi non se ne fece più nulla. Si tratta di un’opera che concettualmente aggiunge poco alla filmografia di Gaspar Noé, un lavoro che rimescola gli elementi portanti del suo modo di fare cinema: sangue, sperma e lacrime Continua a leggere

Malabimba

malabimbadi Andrea Bianchi (Italia, 1979)

Il cinema demoniaco sviluppatosi sull’onda del successo de “L’Esorcista” (1973) ci ha regalato davvero tante perle. Senza scomodare titoli gloriosi e importanti (“The Omen”) o rivisitazioni curate e originali (“Chi Sei?”, “L’Anticristo”), scendiamo giù nei meandri del nostro underground per parlare di un’opera che non si può certo dimenticare, “Malabimba” di Andrea Bianchi, il classico film Continua a leggere

A Serbian Film

aserbiandi Srdjan Spasojevic (Serbia, 2010)

Che “A Serbian Film” sia per alcuni un capolavoro, per altri pura immondizia o per altri ancora una pellicola da evitare a prescindere, questo non è importante. Ciò che conta è che se ne parli, sulle riviste, sui libri o sui blog, perché il nuovo millennio si nutre ancora più di prima di scandali e di shock, come un’asticella che con il trascorrere del tempo si alza e supera continuamente un Continua a leggere

Water Power

water power1di Shaun Costello (Stati Uniti, 1977)

Shaun Costello ha lasciato un piccolo ma significativo segno all’interno del cinema underground americano over 18. Il suo infatti non è materiale esclusivamente pornografico, perché prima di tutto le sue pellicole trasudano un marcio realismo, specchio della società statunitense degli anni settanta: “Forced Entry” (1973) è il Vietnam che degenera in follia disumana molti anni Continua a leggere