Tokyo Sonata

di Kiyoshi Kurosawa (Giappone, 2008)

Esistono tanti modi per mettere in scena la dissoluzione di una famiglia, lo abbiamo visto di recente anche in terra nipponica: pensiamo al perverso “Visitor Q” (2001) di Takashi Miike oppure al viscerale “Cold Fish” (2010) di Sion Sono, due pellicole dove la disintegrazione familiare passa inesorabilmente dal sovvertimento delle Continua a leggere

Nocturne

di Zu Quirke (Stati Uniti, 2020)

Lo scorso autunno sulla piattaforma Prime Video sono atterrati ben quattro titoli prodotti dalla Blumhouse, ai quali se ne aggiungeranno altri quattro durante il 2021. Sulla confezione generale nulla da dire, al contrario del fattore qualità, piuttosto altalenante se escludiamo la pellicola che per adesso ci ha convinti maggiormente, “Nocturne” (primo lavoro Continua a leggere

La Pianista

la pianistadi Michael Haneke (Austria/Francia, 2001)

Il cinema di Michael Haneke: così austero, così perverso. L’ispirazione per “La Pianista” (“La Pianiste”) questa volta arriva dall’omonimo romanzo di Elfriede Jelinek, scrittrice austriaca premiata con il Nobel per la letteratura nel 2004. Si tratta di una delle pellicole più glaciali tra quelle dirette dal regista, soprattutto se rapportata alla psicologia contorta della protagonista Erika Kohut Continua a leggere