Tenderness Of The Wolves

di Ulli Lommel (Germania Ovest, 1973)

Il cinema tedesco non ha mai trascurato i serial killer di casa propria: una lunga storia che ha avuto inizio con il capolavoro “M – Eine Stadt Sucht Einen Mörder” (1931) per poi concludersi, almeno per il momento, con il recente “Der Goldene Handschuh” (2019) di Fatih Akin. Un viaggio cominciato da Düsseldorf (il pervertito Peter Kürten) e successivamente Continua a leggere

Pubblicità

Calm With Horses

di Nick Rowland (Gran Bretagna/Irlanda, 2019)

In Italia si sono adeguati al didascalico titolo statunitense, così “The Shadow Of Violence” è diventato “L’Ombra Della Violenza”, bypassando direttamente la denominazione originale (“Calm With Horses”) ripresa dall’omonimo racconto scritto da Colin Barrett. Da una parte l’ippoterapia e una situazione di ipotetica tranquillità, dall’altra invece la costante minaccia di Continua a leggere

Girolimoni, Il Mostro Di Roma

di Damiano Damiani (Italia, 1972)

Tra il 1924 e il 1927 a Roma sette bambine furono rapite, violentate e (cinque di loro) uccise da un misterioso pedofilo. Con la rabbia dei cittadini ormai impossibile da contenere, il regime fascista si ritrovò costretto a chiudere il caso incolpando un innocente, tale Gino Girolimoni, un ricco fotografo trasformato in capro espiatorio senza uno straccio Continua a leggere

Hard Candy

di David Slade (Stati Uniti, 2005)

Dopo aver girato alcuni videoclip per gente del calibro di Aphex Twin, Tori Amos, Stone Temple Pilots e System Of A Down, la carriera di David Slade è proseguita nel mondo del cinema e delle serie televisive. Anche se molti di voi si ricorderanno del suo celebre horror “30 Giorni Di Buio” (uscito nel 2007 e prodotto da Sam Raimi), oggi ci è sembrato Continua a leggere

M – Il Mostro Di Düsseldorf

mdi Fritz Lang (Germania, 1931)

“M – Il Mostro Di Düsseldorf” (“M – Eine Stadt Sucht Einen Mörder”) è il primo lavoro di Fritz Lang ad avvalersi del sonoro, una potenzialità che il regista viennese sfrutta con estrema intelligenza fin dalle primissime battute del film. La grandezza di Lang emerge proprio attraverso questa peculiarità, una novità tecnica messa immediatamente al servizio della storia e delle oscure suggestioni in essa Continua a leggere

A Good Woman Is Hard To Find

a good woman is hard to finddi Abner Pastoll (Gran Bretagna/Belgio, 2019)

Abner Pastoll è un regista britannico nato in Sud Africa nel 1982, qui al suo terzo lungometraggio. “A Good Woman Is Hard To Find” è una produzione tra Regno Unito e Belgio che prova a rinverdire i fasti del revenge thriller, un genere che necessita di una sceneggiatura perfetta per poter rendere al massimo. In questo caso lo script di Ronan Blaney – pur con qualche falla – fa il suo sporco dovere Continua a leggere

Hogar

hogardi Àlex Pastor e David Pastor (Spagna, 2020)

“Hogar” (da noi banalmente intitolato “Dov’è La Tua Casa”) è sbarcato da poco su Netflix. Nonostante una locandina poco appariscente e un trailer incapace di far scattare in noi la fatidica scintilla, abbiamo deciso di dargli una chance: il motivo è semplice, si tratta infatti di un thriller realizzato in Spagna, un paese che proprio in questo genere ha dato il meglio durante gli ultimi anni. Pellicole dure, ciniche e Continua a leggere

Michael

michaeldi Markus Schleinzer (Austria, 2011)

Raccontare una storia di pedofilia al cinema è molto complesso, si tratta di un tema scabroso che richiede molta sensibilità e attenzione sia da parte del regista che da parte dello spettatore. Ma di pellicole che in qualche modo hanno centrato il bersaglio ce ne sono parecchie, dal poetico e struggente “Mysterious Skin” (2004) al fantasioso (forse anche troppo) “Hard Candy” (2005), fino Continua a leggere

Les 7 Jours Du Talion

7 joursdi Daniel Grou (Canada, 2010)

Occhio per occhio, dente per dente. Il cinema della vendetta è stato spremuto in lungo e in largo fin dai primi anni settanta, così spesso avvicinarsi a un film del genere significa incappare in qualcosa di già visto. “Les 7 Jours Du Talion” (che nel titolo anglofono diventa semplicemente “7 Days”) ha però qualcosa che lo rende diverso, un approfondimento etico e psicologico che travalica Continua a leggere