Betty Blue

di Jean-Jacques Beineix (Francia, 1986)

Finalmente abbiamo recuperato la director’s cut di “Betty Blue” (il titolo originale è “37°2 Le Matin”), tre ore di durata al contrario dei centoventi minuti della versione già apprezzata nelle sale cinematografiche o nelle vecchie uscite home video. Quello di Jean-Jacques Beineix è un film davvero controverso, capace di suscitare emozioni contrastanti Continua a leggere

Suburb Murder

di Kin-Ping Cheng (Hong Kong, 1992)

Nel lontano 1985, quando Hong Kong era ancora sotto il dominio britannico, due cadaveri furono rinvenuti sulla collina di Braemar (un posto suggestivo che si affaccia proprio sulla metropoli asiatica). La notizia ebbe un grande risalto, non a caso ancora oggi quel duplice omicidio viene identificato come i Braemar Hill murders. A massacrare quella coppietta Continua a leggere

El Mar

di Agustí Villaronga (Spagna, 2000)

Qui in Italia, la notizia della scomparsa di Agustí Villaronga (1953-2023) è passata praticamente inosservata. Un peccato, considerando che abbiamo perso uno dei più coraggiosi e controversi registi spagnoli di sempre: per lui pochi titoli, ma tutti di sostanza, a cominciare dal primissimo “Tras El Cristal” (1986), pellicola indispensabile per ogni amante del Continua a leggere

Maladolescenza

di Pier Giuseppe Murgia (Italia/Germania Ovest, 1977)

Soltanto i magnifici anni settanta potevano sputare fuori un’opera del genere, un coming of age unico e irripetibile, ancora oggi oggetto di critiche e di censure (in Germania e nei Paesi Bassi, “Maladolescenza” è bandito da svariati anni, poiché ritenuto un prodotto pedopornografico). I protagonisti delle vicende sono infatti tre attori all’epoca giovanissimi Continua a leggere

Speak No Evil

di Christian Tafdrup (Danimarca/Paesi Bassi, 2022)

Dopo essere approdato lo scorso inverno sugli schermi del Sundance Festival, “Speak No Evil” ha cominciato a far parlare di sé anche dalle nostre parti, grazie a un intenso passaparola tra i cultori del genere: aspettative piuttosto alte dunque, deluse solo in parte da qualche forzatura eccessiva nello sviluppo della trama. Nulla di compromettente però Continua a leggere

Latidos De Pánico

di Paul Naschy (Spagna, 1983)

Paul Naschy (pseudonimo di Jacinto Molina Álvarez) è stato un personaggio molto influente all’interno della cinematografia di genere spagnola. Lo ricordiamo non solo come attore in un centinaio di film, ma anche come sceneggiatore e come regista: Naschy era infatti un artista eclettico impegnato su svariati fronti, persino su quelli legati alla Continua a leggere

Sette Femmine Per Un Sadico

di Michel Lemoine (Francia, 1976)

Il titolo originale di questo lungometraggio è “Les Week-Ends Maléfiques Du Comte Zaroff”, ovvero un riferimento esplicito a “The Most Dangerous Game” del 1932 (film in cui il protagonista in negativo era proprio un tale Conte Zaroff). Nel caso di “Sette Femmine Per Un Sadico”, a entrare in gioco è invece suo figlio, un uomo plagiato dal suo Continua a leggere

L’Événement

di Audrey Diwan (Francia, 2021)

“L’Événement” (da noi “La Scelta Di Anne”) è il film che ha trionfato all’ultima edizione del Festival di Venezia. Un successo probabilmente meritato per un’opera declinata al femminile che trae ispirazione dall’omonimo romanzo autobiografico di Annie Ernaux, uscito nel 2000 ma pubblicato in Italia solo di recente. Nonostante una storia inesorabilmente Continua a leggere

Titane

di Julia Ducournau (Francia/Belgio, 2021)

Questa volta Nanni Moretti non ha tutti i torti: dopo aver visto “Titane”, ci si sente davvero invecchiati. Lui ovviamente a Cannes si aspettava un risultato diverso, non che trionfasse un film malsano così agli antipodi rispetto alla sua sensibilità cinematografica. Noi invece, da sempre innamorati della tanto celebrata corrente estrema d’oltralpe, ci sentiamo Continua a leggere