Watcher

di Chloe Okuno (Stati Uniti/Romania, 2022)

Per gli amanti del cinema della paranoia, “Watcher” è una visione imprescindibile. I riferimenti passano sia da Roman Polanski (qui spogliato di qualsiasi riferimento esoterico) che da Alfred Hitchcock (“La Finestra Sul Cortile”), per poi atterrare fino al recente “It Follows” (2014), pellicola che condivide alcune cose proprio con il prodotto in esame Continua a leggere

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The Sadness

di Rob Jabbaz (Taiwan, 2021)

Il cinema taiwanese ci aveva già provato (nel 2012) ma senza lasciare traccia (il trascurabile “Zombie 108” ce lo ricordiamo in quattro). Dieci anni dopo, accade invece l’impossibile: un regista canadese (Rob Jabbaz) sbarca a Taipei e realizza uno dei film più ferali e depravati sul tema (zombi/infetti e dintorni), lasciando una lunga scia di sangue destinata Continua a leggere

Creep

di Christopher Smith (Gran Bretagna/Germania, 2004)

“Creep – Il Chirurgo” (questo il titolo completo della versione italiana) è il primo lungometraggio diretto da Christopher Smith, regista britannico nato a Bristol nel 1970. Anche se le sue pellicole migliori sono arrivate poco tempo dopo (in particolare “Severance” e “Triangle”), “Creep” rappresenta un discreto esordio che ancora oggi funziona abbastanza bene Continua a leggere

Joker

jokerdi Todd Phillips (Stati Uniti/Canada, 2019)

Sgombriamo il tavolo da ogni dubbio, “Joker” prima di essere qualunque altra cosa, è uno strepitoso dramma sull’emarginazione. Un titolo che ovviamente ci riporta all’omonimo personaggio dei fumetti DC Comics, una versione inedita sulle origini di questo celebre psicopatico che però non va mai oltre il concetto di base. Ci troviamo a Gotham City ma di fatto questa cupa metropoli è New York Continua a leggere

New York: Ore Tre – L’Ora Dei Vigliacchi

new york ore tredi Larry Peerce (Stati Uniti, 1967)

Da un regista nato nel Bronx non potevamo certo aspettarci una pellicola tutta rose e fiori, seppure nel lontano 1967 l’America sembrava ancora distante da quel tunnel legato al turbolento (e violento) cinema urbano del decennio successivo. “The Incident” (questo il titolo originale) è un film anticipatore, capace di influenzare gente come Walter Hill o Abel Ferrara, una sorta di piccolo ma gustoso antipasto di Continua a leggere

I Guerrieri Della Notte

mv5bytu2mwrimtmtyzazzi00ngyzltlkmdetnwq3mzzlntjlnzzkl2ltywdll2ltywdlxkeyxkfqcgdeqxvynjc1ntyymjg@._v1_sy1000_cr0,0,656,1000_al_di Walter Hill (Stati Uniti, 1979)

“I Guerrieri Della Notte” (“The Warriors”) uscì nelle sale americane il 9 febbraio del 1979, preceduto soltanto dal debutto australiano che si tenne invece il primo dello stesso mese. In Italia qualcuno lo vide in anteprima al Pesaro Film Festival (22 giugno 1979) mentre tutti gli altri dovettero attendere il 30 agosto. Date e numeri che ci riportano indietro di ben quarant’anni, un compleanno importante per uno dei Continua a leggere

Marebito

marebitodi Takashi Shimizu (Giappone, 2004)

Il nome di Takashi Shimizu associato alla saga di Ju-on (“The Grudge”) rappresenta uno dei passaggi fondamentali per comprendere a pieno il fenomeno J-horror. Succede poi che quando un regista viene identificato con un film di importanza basilare (e con i suoi derivati), divincolarsi dalle etichette diventa difficile e non sempre porta buoni frutti. “Marebito” è l’eccezione che conferma la regola, una Continua a leggere

Suicide Club

suicide clubdi Sion Sono (Giappone, 2001)

Sebbene in Giappone il suicidio non sia moralmente condannato come avviene nel mondo occidentale, la sua grande incidenza tra la popolazione ne fa uno dei maggiori problemi del paese, anche tra i giovani. Sion Sono apre il nuovo millennio con una delle sue opere più conosciute, un film sull’alienazione che trasforma però il suicidio da gesto intimo e doloroso a cerimoniale collettivo, vissuto addirittura con gioia Continua a leggere