Audrey Rose

di Robert Wise (Stati Uniti, 1977) 

Quello di “Audrey Rose” è un Robert Wise ormai agli sgoccioli, nonostante il colpo di coda di “Star Trek” di due anni successivo, un film costoso e ambizioso che tanto piacque al pubblico dell’epoca (molto meno alla critica). Alla base di “Audrey Rose” c’è invece un errore di fondo, in quanto l’opera fu pubblicizzata come un horror a sfondo religioso, quando al Continua a leggere

Spirtokouto

MV5BZmIxNjBkZGEtYWFjNi00ZTBiLTg1NGUtNTkyNmVjOGE2ZWI5XkEyXkFqcGdeQXVyMjA2OTQyODc@._V1_SY1000_CR0,0,714,1000_AL_di Yannis Economides (Grecia, 2002)

Quella di “Spirtokouto” è un’esperienza cinematografica tra le meno rilassanti che mi siano mai capitate. Un film nevrotico, aggressivo, urticante, di quelli che portano sia gli interpreti che gli spettatori stessi al burnout. Il regista di origine cipriota Yannis Economides (qui al suo primo lungometraggio) utilizza un appartamento alla periferia di Atene come unica e sola location Continua a leggere

Häxan

haxandi Benjamin Christensen (Svezia/Danimarca, 1922)

Sono trascorsi quasi cento anni dall’uscita di “Häxan”, eppure non ho ancora visto una pellicola capace di eguagliare le incredibili atmosfere diaboliche e stregonesche presenti in questo film. Una ricostruzione minuziosa e suggestiva, all’epoca costata la bellezza di due milioni di corone svedesi (facendo una semplice proporzione Continua a leggere

Possession

possession_1981di Andrzej Żuławski (Francia/Germania Ovest, 1981)

Le urla isteriche di Isabelle Adjani risuonano potenti ancora oggi. Perché “Possession” è un film disumano, mostruoso, permeato da uno strato permanente di angoscia e disperazione. Il vero capolavoro di Andrzej Żuławski.
Berlino (ancora divisa dal muro), 1981: quando Mark (Sam Neill) scopre il tradimento della moglie Continua a leggere