La Donna Scimmia

di Marco Ferreri (Italia/Francia, 1964)

Quella linea invisibile che collega due capolavori come “Freaks” (1932) e “The Elephant Man” (1980) passa anche dall’Italia, grazie a una pellicola non sempre ricordata a dovere dagli appassionati. Solo un grande provocatore come Marco Ferreri poteva dare vita a un film così crudele e controverso, nonostante “La Donna Scimmia” sia un Continua a leggere

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Mad God

di Phil Tippett (Stati Uniti, 2021)

Per entrare nella storia del cinema, non bisogna essere per forza registi o attori: provate a chiederlo a Phil Tippett (per lui solo due lungometraggi dietro la macchina da presa), un mostro sacro degli effetti speciali. Alcuni titoli per cui ha lavorato? “Guerre Stellari”, “Indiana Jones e Il Tempio Maledetto”, “RoboCop” e poi ancora “Jurassic Park”, film Continua a leggere

2551.01

di Norbert Pfaffenbichler (Austria, 2021)

Tra i film più curiosi presenti nel programma della quarantaduesima edizione del Fantafestival (Roma, 1-5 giugno), spicca senza dubbio questo “2551.01”, il cui titolo rimanda a un anno ben preciso (lo 01 si riferisce invece al primo episodio, considerando che il regista austriaco Norbert Pfaffenbichler ha già in mente il secondo capitolo dell’opera) Continua a leggere

Saint Bernard

di Gabriel Bartalos (Stati Uniti/Francia, 2013)

Gabriel Bartalos non è un perfetto sconosciuto. Anche se di film ne ha girati soltanto due (“Scannati Vivi” nel 2004 e questo più recente “Saint Bernard”), come truccatore ed effettista il suo nome è sulla bocca di tanti appassionati da quasi quarant’anni: tra le sue collaborazioni più importanti, è impossibile non citare quella più duratura (con Frank Henenlotter) o Continua a leggere

Fando Y Lis

di Alejandro Jodorowsky (Messico, 1968)

Con il suo primo lungometraggio, Alejandro Jodorowsky fa le prove generali in vista dei suoi futuri capolavori. Il budget è povero, ma le idee sono già straripanti, grazie anche all’apporto decisivo dell’amico/collega di sempre Fernando Arrabal (l’opera prende ispirazione da una pièce teatrale scritta anni prima dal regista e drammaturgo spagnolo) Continua a leggere

Ballata Dell’Odio E Dell’Amore

di Álex De La Iglesia (Spagna/Francia, 2010)

“Ballata Dell’Odio e Dell’Amore” (“Balada Triste De Trompeta”) è il film più celebre tra quelli diretti da Álex De La Iglesia negli ultimi vent’anni, un lungometraggio già consacrato a Venezia nel 2010 con la vittoria del Leone d’Argento. È proprio tra questi fotogrammi che emerge il volto più eclettico del regista basco, non a caso l’incontro/scontro tra dramma Continua a leggere

La Grande Abbuffata

di Marco Ferreri (Francia/Italia, 1973)

Dopo l’alienazione della borghesia (l’inarrivabile “Dillinger È Morto”), con “La Grande Abbuffata” è invece il turno della sua autodistruzione. Marco Ferreri ovviamente non prende nessuna scorciatoia, scegliendo di affrontare questo argomento nella maniera più personale ed esagerata possibile, utilizzando il cibo esattamente alla stregua del sesso: un Continua a leggere

Anche I Nani Hanno Cominciato Da Piccoli

di Werner Herzog (Germania Ovest, 1970)

Werner Herzog affermò a suo tempo che questo era “un film malato, diretto da un malato”. Dopotutto il regista tedesco era appena rientrato da un viaggio in Africa, terra di violenza e di disperazione la cui influenza si rivelerà determinante per la sua carriera. Sempre in quel periodo (ci troviamo agli sgoccioli dei 60s), l’Europa stava ancora vivendo Continua a leggere

Terror 2000

di Christoph Schlingensief (Germania, 1992)

La carriera di Christoph Schlingensief non sarebbe stata tale senza una profonda riflessione sulla contemporaneità del suo paese, il cui momento cruciale (il crollo del muro di Berlino) fu motivo di grande fermento nella testa di questo regista. Una nazione dunque da studiare, da analizzare e da criticare senza mezzi termini, soprattutto alla luce della grande Continua a leggere

Bad Luck Banging Or Loony Porn

di Radu Jude (Romania/Croazia/Repubblica Ceca, 2021)

Sono in molti quelli che devono stare alla larga dal film che ha vinto il Festival di Berlino 2021: gli ipocriti, i falsi moralisti, i bacchettoni, i benpensanti e chiunque abbia una mentalità chiusa (solitamente si tratta di quegli individui che passano la maggior parte del loro tempo a giudicare gli altri, senza mai fare un minimo di autocritica). Continua a leggere