Apocalypto

di Mel Gibson (Stati Uniti/Messico, 2006)

Due anni dopo la controversa esperienza messa in scena con “La Passione Di Cristo” (2004), Mel Gibson ci riporta nel passato, spostando il calendario in avanti fino ai primi vagiti del sedicesimo secolo. Il tema della morte e della sofferenza ora non appartiene più a un singolo uomo finito sulla croce, bensì a un popolo intero ancora inconsapevole di doversi Continua a leggere

Primitiv

di Sisworo Gautama Putra (Indonesia, 1980)

Il cinema indonesiano ne ha fatti di passi in avanti, soprattutto durante gli ultimi dieci-quindici anni, un periodo nel quale sono usciti svariati prodotti di caratura internazionale sia in ambito horror che in territori action estremi (impossibile fare a meno di un capolavoro come “The Raid”). Se invece torniamo indietro fino all’inizio degli 80s, ci possiamo Continua a leggere

Apocalypse Now

apocalypse-nowdi Francis Ford Coppola (Stati Uniti, 1979)

Poco più di un anno fa, Francis Ford Coppola ha presentato la final cut di “Apocalypse Now”, una versione definitiva di 183 minuti poi proiettata in piazza a Bologna nel giugno dello stesso anno (il 2019). Praticamente una via di mezzo tra la prima edizione (di 153 minuti) e quella denominata redux (202 minuti), quest’ultima proiettata in anteprima al Festival di Cannes nel 2001. Quale scegliere tra Continua a leggere

Jungle

jungledi Greg McLean (Australia/Colombia, 2017)

Due film come “Wolf Creek” (2005) e il relativo sequel del 2013, stereotipi a parte, hanno lanciato il nome di Greg McLean consentendogli di lavorare anche con produzioni più importanti. Occasioni che però non hanno lasciato segni indelebili, soprattutto con “The Darkness” (2016) ma anche con il godibile ma non per questo eccelso “The Belko Experiment”, uscito sempre nello stesso Continua a leggere

Turistas

turistasdi John Stockwell (Stati Uniti, 2006)

Che un film come “Hostel” (2005) abbia influenzato buona parte del cinema horror uscito nella seconda metà dello scorso decennio, questo è fuori discussione. Nel caso di “Turistas” ovviamente cambia la location (ci spostiamo dalla Slovacchia al Brasile) ed entrano in gioco altre dinamiche non meno perverse: al posto dei sadici ricconi che pagano per torturare la gente, stavolta incontriamo un Continua a leggere

Ultimo Mondo Cannibale

umcdi Ruggero Deodato (Italia, 1977)

Se “Il Paese Del Sesso Selvaggio” (1972) di Umberto Lenzi segna la nascita (inconsapevole) dei cannibal movies, è solo con “Ultimo Mondo Cannibale” che questo controverso filone viene codificato. In realtà questo film doveva essere diretto ancora una volta da Lenzi, ma il mancato accordo economico con la produzione permise a Ruggero Deodato di prendere in mano la situazione, consentendogli di Continua a leggere

Il Paese Del Sesso Selvaggio

il paese deldi Umberto Lenzi (Italia, 1972)

La nascita (inconsapevole) dei cannibal movies ha una data ben precisa, il 1972. “Il Paese Del Sesso Selvaggio” è prima di tutto un film di avventura, con una trama molto simile a quella del celebre western revisionista “Un Uomo Chiamato Cavallo” (1970) di Elliot Silverstein, qui ibridata con alcune sequenze di taglio documentaristico atte a illustrare la vita quotidiana di una comunità tribale Continua a leggere

Mangiati Vivi!

mangiati vividi Umberto Lenzi (Italia, 1980)

Se Ruggero Deodato è per tutti l’indiscusso Monsieur Cannibal, non possiamo trascurare l’apporto fondamentale dato al genere da Umberto Lenzi, in realtà creatore inconsapevole dei cannibal movies grazie al prototipo “Il Paese Del Sesso Selvaggio” (1972). Bisogna però attendere qualche anno per assistere all’esplosione definitiva di queste controverse pellicole, con lo stesso Deodato Continua a leggere

Aguirre, Furore Di Dio

aguirredi Werner Herzog (Germania Ovest, 1972)

Werner Herzog è un patrimonio dell’umanità. Lui e ovviamente il suo grande amico/nemico Klaus Kinski, da ex coinquilini durante la gioventù a tasselli complementari e fondamentali per la riuscita di una serie di pellicole passate alla storia. Su questo rapporto di amore e odio vi rimando al bellissimo documentario “Kinski, Il Mio Nemico Più Caro” (1999), un’opera che analizza anche le Continua a leggere

Fires On The Plain

fires on the plaindi Shinya Tsukamoto (Giappone, 2014)

Dalla giungla urbana alla giungla delle Filippine. Quella di Shinya Tsukamoto rappresenta infatti una curiosa quanto crudele immersione nel cinema bellico, un titolo che sostituisce il freddo scenario metropolitano con le insidie della fitta vegetazione, senza però stravolgere più di tanto il linguaggio estetico del regista giapponese. “Fires On The Plain” (“Nobi”) non è altro che il remake Continua a leggere