di Giulio Questi (Italia, 1972)
La scritta in sovraimpressione posta all’inizio di “Arcana” non è casuale, Giulio Questi ci avvisa che questo film non è una storia ma è un gioco (e i giocatori siamo noi). Un po’ come buttare sulle nostre spalle l’interpretazione stessa dell’opera, uno sporco affare che bisogna saper accettare senza farsi prendere dal panico. “Arcana” infatti, per almeno un’ora, si dimostra una pellicola abbastanza limpida Continua a leggere