La Nuit Du 12

di Dominik Moll (Francia/Belgio, 2022)

Durante lo scorso autunno, “La Nuit Du 12” (da noi “La Notte Del 12”) ha fatto una timida apparizione nelle sale italiane, trainato anche dagli ottimi responsi del precedente “Only The Animals” (2019), il thriller che ci ha fatto innamorare di questo regista franco-tedesco. Dominik Moll ama il genere giallo-noir ma non sembra affatto interessato alla risoluzione del Continua a leggere

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Non Ho Sonno

di Dario Argento (Italia, 2001)

Spesso si usa dividere la carriera di Dario Argento in due fasi ben distinte: una prima parte a dir poco monumentale (quella che comprende tutti i suoi film usciti dal 1970 al 1987) e una seconda di misteriosa nonché totale involuzione (praticamente gli ultimi trent’anni della sua carriera). “Non Ho Sonno”, a nostro avviso, rappresenta un piccolo ma significativo Continua a leggere

Solamente Nero

di Antonio Bido (Italia, 1978)

È un peccato che i gialli di Antonio Bido siano arrivati fuori tempo massimo, rispettivamente nel 1977 (“Il Gatto Dagli Occhi Di Giada”) e nel 1978 (“Solamente Nero”). Troppo tardi, quando ormai ogni cosa era stata già detta. Eppure si tratta di due film tutto sommato dignitosi, al di là delle tante analogie con il cinema di Dario Argento, la fonte di Continua a leggere

Tell Me Something

di Jang Yun-Hyeon (Corea del Sud, 1999)

Dopo un lungo periodo di oblio, con l’inizio del nuovo secolo il cinema sudcoreano si è rimesso in carreggiata grazie all’apporto di una serie di registi poi acclamati in giro per il mondo, le cui pellicole sono state distribuite praticamente ovunque. Sono soprattutto i film drammatici e i thriller a stupire ancora oggi sia il pubblico che la critica. Nel caso Continua a leggere

Amore E Morte Nel Giardino Degli Dei

di Sauro Scavolini (Italia, 1972)

Questo lavoro nasce dal connubio tra due fratelli mai troppo celebrati negli ambienti del cinema bis italiano, Sauro e Romano Scavolini. Il primo, classe 1934, ha sceneggiato decine e decine di film soprattutto durante gli anni settanta (il sodalizio con Sergio Martino fu lungo e proficuo), mentre Romano (lui nato nel 1940) ce lo ricordiamo Continua a leggere

Creepy

di Kiyoshi Kurosawa (Giappone, 2016)

A Kiyoshi Kurosawa sono sempre bastate le atmosfere, sia durante la fase J-horror che in tempi più recenti, quando il regista ha allargato ulteriormente i suoi confini cinematografici. Nel caso di “Creepy” (il titolo è tutto un programma), a far paura non è una presenza sovrannaturale o qualche scena annaffiata con il sangue, bensì un semplice vicino di Continua a leggere

Occhiali Neri

di Dario Argento (Italia/Francia, 2022)

Ottantadue anni non sono pochi. Ecco perché, nonostante la voglia di continuare a fare cinema, Dario Argento ci fa anche un po’ di tenerezza. Non a caso, lo stesso regista romano, è stato scelto da Gaspar Noé per interpretare un vecchietto malato di cuore nel suo ultimo “Vortex” (il film sta per uscire nelle sale francesi, in attesa di vederlo anche da queste Continua a leggere

Tenderness Of The Wolves

di Ulli Lommel (Germania Ovest, 1973)

Il cinema tedesco non ha mai trascurato i serial killer di casa propria: una lunga storia che ha avuto inizio con il capolavoro “M – Eine Stadt Sucht Einen Mörder” (1931) per poi concludersi, almeno per il momento, con il recente “Der Goldene Handschuh” (2019) di Fatih Akin. Un viaggio cominciato da Düsseldorf (il pervertito Peter Kürten) e successivamente Continua a leggere

La Polizia Ringrazia

di Stefano Vanzina (Italia/Germania Ovest, 1972)

Le radici del genere poliziottesco hanno tutte un nome. “La Polizia Ringrazia” si pone addirittura come pilastro del suddetto filone, non solo per una questione temporale (è un film del 1972) ma soprattutto per via di alcune caratteristiche in perfetto equilibrio con la sensibilità dell’epoca: se la pellicola da un lato riprende le coordinate del cinema di Continua a leggere

Lasciami Entrare

di Tomas Alfredson (Svezia, 2008)

Quella presente tra i fotogrammi di “Lasciami Entrare” (“Låt Den Rätte Komma In”) è un’alchimia di rara bellezza. Ispirandosi all’omonimo libro di John Ajvide Lindqvist (qui autore della sceneggiatura), Tomas Alfredson ha messo in scena una pellicola dalle diverse sfaccettature: troppo riduttivo parlare soltanto di horror, quando a entrare in Continua a leggere