3096 Tage

3096daysdi Sherry Hormann (Germania, 2013)

Cosa diavolo succede nelle cantine degli austriaci? Al di là delle controverse incursioni sotterranee di Markus Schleinzer (“Michael”) o di Ulrich Seidl (“Im Keller”), rispondere a una domanda del genere fa davvero scendere i brividi lungo la pelle, considerando che due tra i casi più raccapriccianti di persone recluse nella proprietà di qualche maniaco sono proprio avvenuti nello stato alpino Continua a leggere

Il Mostro Di St. Pauli

the golden glovedi Fatih Akin (Germania/Francia, 2019)

Fatih Akin (classe 1973), nato in Germania da genitori turchi, è un regista che almeno al Festival di Berlino non conosce le mezze misure: se il 2004 è stato l’anno della consacrazione (“La Sposa Turca” ha vinto a mani basse la manifestazione), il nuovo film presentato nel 2019 ha ricevuto più fischi che applausi sconvolgendo molti spettatori, alcuni dei quali fuggiti dalla sala dopo pochi minuti di Continua a leggere

Amoklauf

amoklauf.jogdi Uwe Boll (Germania, 1994)

Possiamo suddividere la carriera di Uwe Boll in tre fasi ben distinte: una prima legata esclusivamente a pellicole amatoriali, una seconda incentrata su alcune fallimentari trasposizioni videoludiche (che gli sono valse l’appellativo di peggior regista esistente!) e una terza da noi molto apprezzata, un riscatto che passa attraverso opere che hanno molto da dire, al di là della violenza estrema in esse Continua a leggere

Lisa!

lisa!_di Mario Schollenberger (Germania, 2018)

Il cinema underground tedesco non smette mai di regalarci sorprese, soprattutto quando si tratta di pellicole realizzate con zero budget ma con tanta passione per la materia. Una peculiarità confermata in passato da alcuni registi che non hanno mai fatto il grande salto (pensiamo a Buttgereit, Ittenbach o Schnaas), perché in Germania di orrori ne hanno visti fin troppi e si riesce a lavorare in assoluta libertà Continua a leggere

Replace

replacedi Norbert Keil (Germania/Canada, 2017)

La paura di invecchiare, la chirurgia estetica, la ricerca della bellezza a tutti i costi, recentemente il cinema ha trattato in lungo e in largo questi argomenti, disperdendosi tra varie pellicole associabili al body horror e altre più stratificate capaci in qualche modo di lasciare il segno. “Replace” cerca di ritagliarsi il proprio spazio ritornando alle origini, perché prima di tutto la pelle Continua a leggere

Vampyr

vampyrdi Carl Theodor Dreyer (Germania/Francia, 1932)

Nonostante un destino a dir poco travagliato, “Vampyr” ha ritrovato in parte il suo antico splendore grazie al restauro a cura della Stiftung Deutsche Kinemathek e della Cineteca di Bologna. Ovviamente si tratta di una versione usurata e incompleta (la durata è di circa settantadue minuti), ma il prodotto è qualitativamente accettabile e degno Continua a leggere

Into The Inferno

into the infernodi Werner Herzog (UK/Germania, 2016)

Tra gli ultimi documentari diretti dal grande Werner Herzog spicca questo “Into The Inferno”, curiosamente approdato persino sulla piattaforma Netflix. Si tratta dell’ennesimo viaggio alla scoperta del rapporto tra uomo e natura, un binomio inscindibile già a partire dai più celebri film diretti dal regista tedesco. Herzog è accompagnato in giro per il mondo dal vulcanologo britannico Clive Continua a leggere

Berlin Syndrome

berlindi Cate Shortland (Australia, 2017)

Berlino è una città che disorienta, soprattutto chi la visita per la prima volta. Una metropoli senza punti di riferimento, eccetto quella gigantesca torre della televisione presso Alexanderplatz su cui sembra ruotare tutto. Per una giovane turista australiana non deve essere facile esplorare un luogo così grande, allora meglio fare subito amicizia con qualcuno del posto per non venire fagocitati dalle Continua a leggere

Premutos: The Fallen Angel

kinopoisk.rudi Olaf Ittenbach (Germania, 1997)

Olaf Ittenbach sbarca con colpevole ritardo pure in Italia ma mai come questa volta è il caso di dire meglio tardi che mai. Merito della Home Movies che nel giro di poche settimane ha distribuito sul mercato i primissimi lavori del regista bavarese (“Black Past”, “The Burning Moon” e “Premutos – Der Gefallene Engel”). Tra questi, “Premutos” è quello a cui siamo maggiormente affezionati, anche Continua a leggere

Hagazussa

hagazussadi Lukas Feigelfeld (Germania/Austria, 2017)

Strega si traduce in tedesco con hexe e in svedese con häxan, termini che derivano dall’arcaico hagazussa, in uso durante il tardo medioevo. Automaticamente questa parola ci riporta in mente “The Witch” (2015), il film di Robert Eggers diventato in poco tempo una pietra miliare del sottogenere folk horror. Lo stesso trailer di “Hagazussa” (uscito alcuni mesi fa) ci aveva fatto Continua a leggere