Laurin

di Robert Sigl (Germania Ovest/Ungheria, 1989)

Fino a questo momento, “Laurin” è l’unico lungometraggio diretto dal tedesco Robert Sigl, un regista praticamente sconosciuto la cui carriera prosegue ancora oggi (nel mondo delle produzioni televisive). Alcuni anni fa, i sempre attenti organizzatori del Fantafestival, ospitarono Sigl a Roma per il trentennale di questa particolarissima pellicola: fu Continua a leggere

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Die Tödliche Maria

di Tom Tykwer (Germania, 1993)

Scavando a ritroso nella carriera di Tom Tykwer, è possibile imbattersi in un lungometraggio davvero cupo e claustrofobico, “Die Tödliche Maria” (“Deadly Maria” per gli anglofoni). È il 1993 e il regista tedesco si muove nei più lugubri territori underground, in attesa di fare il grande salto prima con “Lola Corre” (1998) e successivamente con una serie di titoli Continua a leggere

Victoria

di Sebastian Schipper (Germania, 2015)

Quando un film è girato con un unico piano sequenza, c’è sempre un buon motivo per guardarlo. Al regista, agli attori ma soprattutto all’operatore (il cameraman norvegese Sturla Brandth Grøvlen è stato giustamente omaggiato durante i titoli di coda!) è infatti richiesto uno sforzo sovraumano, perché sbagliare significa dover fare tabula rasa per Continua a leggere

Dawn Breaks Behind The Eyes

di Kevin Kopacka (Germania, 2021)

Dopo l’esperienza virtuale dello scorso anno, il Be Afraid Horror Fest torna finalmente in presenza in quel di Gorizia, dal 25 al 28 novembre. Si tratta del primo e unico festival interamente dedicato al cinema horror che si svolge in Friuli Venezia-Giulia, un’occasione ghiotta per i tanti appassionati che gravitano attorno al genere di riferimento. Noi abbiamo Continua a leggere

Terror 2000

di Christoph Schlingensief (Germania, 1992)

La carriera di Christoph Schlingensief non sarebbe stata tale senza una profonda riflessione sulla contemporaneità del suo paese, il cui momento cruciale (il crollo del muro di Berlino) fu motivo di grande fermento nella testa di questo regista. Una nazione dunque da studiare, da analizzare e da criticare senza mezzi termini, soprattutto alla luce della grande Continua a leggere

Lacrime Di Kali

di Andreas Marschall (Germania, 2004)

Prima di tuffarsi a capofitto nel genere horror, Andreas Marschall era conosciuto soprattutto nel giro heavy metal come disegnatore di copertine (Sodom, Running Wild, Blind Guardian, Obituary e tanti altri) e come regista di videoclip (Coroner, Kreator, Rage, Samael, Moonspell e non solo). La svolta arriva puntuale nel 2003, quando Marschall dirige Continua a leggere

Nimic

di Yorgos Lanthimos (Germania/Stati Uniti/Gran Bretagna, 2019)

Quando Yorgos Lanthimos ritrova una pedina fondamentale come lo sceneggiatore Efthymis Filippou, allora possiamo stare certi che nulla è come sembra, pure se si tratta di un cortometraggio di appena dodici minuti. Il regista greco qui rimette in circolo non solo la sua personale estetica cinematografica, ma soprattutto quel linguaggio Continua a leggere

No Reason

di Olaf Ittenbach (Germania, 2010)

Dopo le simpatiche esperienze artigianali degli anni novanta (“Premutos” non può mancare nella collezione di ogni splatter-maniaco), con il nuovo secolo Olaf Ittenbach alza la posta in gioco lavorando con budget più sostanziosi e con maggiori ambizioni. Tra le sue pellicole più recenti, abbiamo voluto esaminare quella meno trascurabile (“No Reason” del 2010) Continua a leggere

Melancholie Der Engel

mdedi Marian Dora (Germania, 2009)

Se la nostra passione nei confronti del cinema estremo fosse condizionata da qualche solido pregiudizio, non avrebbe neppure senso perdere del tempo guardando questo tipo di pellicole. Tutto però ha un limite. A tal proposito il caso di “Melancholie Der Engel” è piuttosto eclatante, perché si tratta di un filmaccio pregno di violenza gratuita e di misoginia tanto per, due prerogative Continua a leggere

M – Il Mostro Di Düsseldorf

mdi Fritz Lang (Germania, 1931)

“M – Il Mostro Di Düsseldorf” (“M – Eine Stadt Sucht Einen Mörder”) è il primo lavoro di Fritz Lang ad avvalersi del sonoro, una potenzialità che il regista viennese sfrutta con estrema intelligenza fin dalle primissime battute del film. La grandezza di Lang emerge proprio attraverso questa peculiarità, una novità tecnica messa immediatamente al servizio della storia e delle oscure suggestioni in essa Continua a leggere