The Golem

the golemdi Doron Paz e Yoav Paz (Israele, 2018)

Negli ultimi anni anche il cinema di genere israeliano ha dato incoraggianti segni di vita, prima di tutto grazie ai validi lavori di Aharon Keshales e Navot Papushado (da ricordare per “Rabies” ma soprattutto per il successivo “Big Bad Wolves”). La grande possibilità però l’hanno avuta i Paz brothers, ovvero Doron e Yoav Paz, reduci dallo sconclusionato “Jeruzalem” (2015), film di cui si Continua a leggere

Nøcken

the nixdi Nicolai G.H. Johansen (Danimarca, 2018)

Il respiro internazionale della trentanovesima edizione di un rinnovato Fantafestival si riflette pure nella valida sezione dedicata ai cortometraggi, tra i quali non possiamo non segnalare questo meritevole “Nøcken” (il titolo anglofono è “The Nix”). Alla regia troviamo un esordiente assoluto, il giovane Nicolai G.H. Johansen, ennesimo talento di scuola danese di cui siamo certi sentiremo riparlare Continua a leggere

The Field Guide To Evil

the field guide to evildi Registi Vari (Nuova Zelanda, 2018)

Senza dubbio il successo di un film come “The Witch” (2015) ha spianato la strada a tutte quelle pellicole di matrice horror legate a lontane memorie popolari, a cui bisogna aggiungere il recente boom delle antologie horror, spesso realizzate da una manciata di registi indipendenti di buona fama. “The Field Guide To Evil” coglie la palla al balzo e sfrutta quanto detto attraverso otto lungometraggi molto Continua a leggere

The Isle

the isledi Matthew Butler-Hart (Gran Bretagna, 2018)

Le aspettative che si erano create attorno a “The Isle” sono naufragate esattamente come i tre protagonisti del film. Se infatti l’idea di un folk horror ambientato nel 1846 presso una remota isola scozzese poteva far tornare in mente le atmosfere pagane del capolavoro “The Wicker Man” (1973) o gli strani accadimenti visti nel recente “The Vanishing” (2018), tutto quello che scivola qui sullo Continua a leggere

Errementari

errementaridi Paul Urkijo Alijo (Spagna/Francia, 2017)

Álex De La Iglesia nelle vesti di produttore continua a lanciare giovani promesse, come già era accaduto per Juanfer Andrés ed Esteban Roel (i registi di “Musarañas”) e per Eduardo Casanova (suo l’incredibile “Pieles”). Oggi è il turno del basco Paul Urkijo Alijo, con “Errementari” al suo debutto assoluto dopo una serie di cortometraggi. Un po’ come era accaduto nello scoppiettante “Las Brujas De Zugarramurdi” (2013) di Continua a leggere

Hagazussa

hagazussadi Lukas Feigelfeld (Germania/Austria, 2017)

Strega si traduce in tedesco con hexe e in svedese con häxan, termini che derivano dall’arcaico hagazussa, in uso durante il tardo medioevo. Automaticamente questa parola ci riporta in mente “The Witch” (2015), il film di Robert Eggers diventato in poco tempo una pietra miliare del sottogenere folk horror. Lo stesso trailer di “Hagazussa” (uscito alcuni mesi fa) ci aveva fatto Continua a leggere

November

novemberdi Rainer Sarnet (Estonia, 2017)

A distanza di quasi dieci anni dal sontuoso “The Temptation Of St. Tony” (2009) di Veiko Õunpuu, il cinema estone torna a far parlare di sé. Ancora una volta un lungometraggio in bianco e nero, ancora una volta una pellicola scelta dal proprio paese di appartenenza per competere nella corsa all’Oscar come miglior film straniero. Anche se entrambi i lavori non sono mai entrati nella Continua a leggere

Viy

viydi Konstantin Ershov e Georgiy Kropachyov (Unione Sovietica, 1967)

Cosa hanno in comune Mario Bava e questa coppia di registi sovietici? In apparenza nulla, eppure sia “La Maschera Del Demonio” (1960) che “Viy” prendono entrambi ispirazione dall’omonimo racconto di Nikolaj Vasilevič Gogol, pubblicato all’interno della raccolta Milgorod (1835). Ma se il film di Bava si colloca come pietra miliare del gotico italiano Continua a leggere

Häxan

haxandi Benjamin Christensen (Svezia/Danimarca, 1922)

Sono trascorsi quasi cento anni dall’uscita di “Häxan”, eppure non ho ancora visto una pellicola capace di eguagliare le incredibili atmosfere diaboliche e stregonesche presenti in questo film. Una ricostruzione minuziosa e suggestiva, all’epoca costata la bellezza di due milioni di corone svedesi (facendo una semplice proporzione Continua a leggere