The Whale

di Darren Aronofsky (Stati Uniti, 2022)

Non poteva esserci locandina più azzeccata per descrivere le sensazioni che prova il povero Charlie, un uomo dal peso esagerato (250 chili) ormai impossibilitato a uscire di casa. Darren Aronofsky lo ingloba dentro un claustrofobico formato 4:3 e lo inquadra spesso in primo piano, perché quel volto unto, provato e sofferente può parlare anche di Continua a leggere

Project Wolf Hunting

di Hongsun Kim (Corea del Sud, 2022)

Prendete un grande frullatore e infilateci dentro un’idea di base presa in prestito da “Con Air” (dei prigionieri che si ribellano durante il loro trasferimento), tante botte in modalità sovraumana (“Riki-Oh”) e una quantità di brutalità e di violenza non troppo dissimile da quella vista nel delirante “The Sadness” (giusto per restare in estremo oriente) Continua a leggere

Infinity Pool

di Brandon Cronenberg (Canada/Croazia/Ungheria, 2023)

Brandon Cronenberg (figlio del celebre David) ha fatto un discreto balzo in avanti con questo “Infinity Pool”, il suo terzo lungometraggio dopo l’esperienza di “Antiviral” (2012) e del più recente “Possessor” (2020). Questa volta, una storia messa a fuoco con maggior convinzione e uno script meno sconclusionato rispetto al passato, ci permettono di Continua a leggere

Apocalypto

di Mel Gibson (Stati Uniti/Messico, 2006)

Due anni dopo la controversa esperienza messa in scena con “La Passione Di Cristo” (2004), Mel Gibson ci riporta nel passato, spostando il calendario in avanti fino ai primi vagiti del sedicesimo secolo. Il tema della morte e della sofferenza ora non appartiene più a un singolo uomo finito sulla croce, bensì a un popolo intero ancora inconsapevole di doversi Continua a leggere

Suburb Murder

di Kin-Ping Cheng (Hong Kong, 1992)

Nel lontano 1985, quando Hong Kong era ancora sotto il dominio britannico, due cadaveri furono rinvenuti sulla collina di Braemar (un posto suggestivo che si affaccia proprio sulla metropoli asiatica). La notizia ebbe un grande risalto, non a caso ancora oggi quel duplice omicidio viene identificato come i Braemar Hill murders. A massacrare quella coppietta Continua a leggere

Alien 2 – Sulla Terra

di Ciro Ippolito (Italia, 1980)

Accantonate momentaneamente le sceneggiate napoletane che lo avevano impegnato alla fine dei 70s, Ciro Ippolito decise di cambiare aria per un po’, salendo sul carrozzone dei sequel apocrifi dopo essere rimasto folgorato da un poster gigante di “Zombi 2” (appeso per l’occasione nella centrale Piazza Cavour a Roma). Siccome i morti viventi se li era Continua a leggere

Laurin

di Robert Sigl (Germania Ovest/Ungheria, 1989)

Fino a questo momento, “Laurin” è l’unico lungometraggio diretto dal tedesco Robert Sigl, un regista praticamente sconosciuto la cui carriera prosegue ancora oggi (nel mondo delle produzioni televisive). Alcuni anni fa, i sempre attenti organizzatori del Fantafestival, ospitarono Sigl a Roma per il trentennale di questa particolarissima pellicola: fu Continua a leggere

Watcher

di Chloe Okuno (Stati Uniti/Romania, 2022)

Per gli amanti del cinema della paranoia, “Watcher” è una visione imprescindibile. I riferimenti passano sia da Roman Polanski (qui spogliato di qualsiasi riferimento esoterico) che da Alfred Hitchcock (“La Finestra Sul Cortile”), per poi atterrare fino al recente “It Follows” (2014), pellicola che condivide alcune cose proprio con il prodotto in esame Continua a leggere

The Children

di Max Kalmanowicz (Stati Uniti, 1980)

“The Children”, conosciuto anche come “The Children Of Ravensback”, è uno dei film più sottovalutati per quanto riguarda il filone dei bambini assassini. Nonostante si tratti di un horror girato con pochi dollari e per giunta invecchiato male, qui è possibile respirare a pieni polmoni delle atmosfere davvero cupe e malsane, con tanto di citazioni sparse Continua a leggere