Bad Guy

bad guydi Kim Ki-Duk (Corea del Sud, 2001)

Con “Bad Guy” (“Nabbeun Namja”) Kim Ki-Duk chiude un cerchio ritornando praticamente al punto di partenza: il suo debutto del 1996 intitolato “Crocodile” rappresenta infatti il grezzo (ma altrettanto valido) prototipo di questa pellicola. Dinamiche diverse ma sviluppo molto simile, anche se “Bad Guy” allo stesso tempo apre nuove prospettive per il cinema di Kim Ki-Duk, Continua a leggere

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Prey

preydi Norman J. Warren (Gran Bretagna, 1977)

Sgombriamo il tavolo da ogni dubbio, “Prey” da noi è stato successivamente intitolato “Terrore Ad Amityville Park” solo per accodarsi ai film della saga di Amityville. Una trovata fuorviante, poiché quello di Norman J. Warren è un lavoro distante anni luce dalle tematiche legate al paranormale o al demoniaco. Qui il protagonista è un alieno che sbarca sulla terra entrando nella vita quotidiana di Continua a leggere

Violenza Ad Una Vergine Nella Terra Dei Morti Viventi

violenza a una verginedi Jean Rollin (Francia, 1971)

Quando si tratta di affibbiare titoli italiani a film stranieri, abbiamo sempre molta fantasia. Ma soprattutto furbizia, perché se “Le Frisson Des Vampires” diventa “Violenza Ad Una Vergine Nella Terra Dei Morti Viventi” significa voler attirare il pubblico utilizzando tutte le sfaccettature possibili del cinema exploitation: quelle legate alla violenza, al sesso (la vergine) e visto che ci Continua a leggere

Code Blue

code bluedi Urszula Antoniak (Danimarca/Olanda, 2011)

“Code Blue” è il secondo film diretto dalla polacca Urszula Antoniak, dopo il debutto del 2009 “Nothing Personal”. Ancora una volta si tratta di una coproduzione (in questo caso tra Danimarca e Olanda), con un cast di buon livello tra cui spicca la scheletrica protagonista Marian (la belga Bien De Moor), una donna dallo sguardo gelido e dal viso scavato e sofferente. Questa signora di mezza Continua a leggere

Valerie And Her Week Of Wonders

valeriedi Jaromil Jireš (Cecoslovacchia, 1970)

“Valerie A Týden Divu” è il titolo originale di questo film cecoslovacco ispirato al romanzo di Vítězslav Nezval scritto nel 1935. Noi preferiamo mantenere la denominazione internazionale (“Valerie And Her Week Of Wonders”) anziché quella adottata per il cinema italiano, un pruriginoso quanto insignificante “Fantasie Di Una Tredicenne”. Un’opera giunta da noi con ben otto Continua a leggere

Crash

crash1di David Cronenberg (Canada/UK, 1996)

Serbo nell’intimo la convinzione che le due cose più filmate nella storia del cinema siano il sesso e le automobili”, queste le parole di David Cronenberg durante il Festival di Cannes del 1996, edizione in cui “Crash” si aggiudicò il Premio della Giuria. Se ai due termini succitati aggiungiamo la morte, si crea un triangolo morboso che racchiude alla perfezione gli intenti della pellicola. All’interno di questa geometria Continua a leggere

Ilsa, La Tigre Del Sesso

ilsadi Jean LaFleur (Canada, 1977)

“Ilsa, La Tigre Del Sesso” (il titolo originale è “Ilsa, The Tigress Of Siberia”) è il terzo e ultimo capitolo della trilogia con protagonista la sadica tettona Dyanne Thorne, senza contare un altro film apocrifo diretto da Jess Franco (“Greta, La Donna Bestia” del 1977) sempre con lei interprete principale. Questa volta in cabina di regia troviamo Jean LaFleur al posto di Don Edmonds, il quale si era occupato delle Continua a leggere

The Life And Death Of A Porno Gang

life and deathdi Mladen Djordjevic (Serbia, 2009)

La primissima inquadratura non lascia scampo: Marko, un regista con tanti sogni nel cassetto ma nessuna possibilità di realizzarli, parla alla telecamera e si presenta. Dietro di lui possiamo scorgere due poster, sicuramente dei suoi film preferiti, il primo è “Pink Flamingos” (1972) di John Waters, il secondo è “The Rocky Horror Picture Show” (1975) di Jim Sharman. Due opere Continua a leggere

L’Immoralità

l'immoralitàdi Massimo Pirri (Italia, 1978)

Proviamo a immaginare un film come “L’Immoralità” al cinema in Italia, oggi. Argomento chiuso già in partenza, perché le tematiche trattate nell’opera farebbero imbestialire la stampa bipartisan, gli ambienti cattolici e i salotti borghesi. E non solo: di base, chi produrrebbe mai una pellicola del genere? Nessuno.
Eppure, nel 1978, un regista poco prolifico come Continua a leggere