Top Sensation

top sensationdi Ottavio Alessi (Italia, 1969)

“Top Sensation” non sarà mai ricordato come un film imprescindibile, ma l’audacia dimostrata nel lontano 1969 da un regista come Ottavio Alessi è una prerogativa che ancora oggi stupisce, soprattutto alla luce della recente edizione home video (import) firmata Shameless, nella quale sono state reintegrate le scene censurate per troppi anni in Italia. In quel periodo sembrava quasi che dovesse nascere un Continua a leggere

Caligola: La Storia Mai Raccontata

caligola_di Joe D’Amato (Italia, 1982)

Joe D’Amato è riuscito a fare anche questo. “Caligola: La Storia Mai Raccontata” è infatti un kolossal estremo, girato ovviamente con un budget limitato rispetto al grande sforzo produttivo del più celebre “Io, Caligola” (1979) di Tinto Brass. Storia, orrore, pornografia, in questo caso gli elementi messi sul piatto dal regista romano si compattano con maggior coesione in confronto al frammentato Continua a leggere

Racconti Immorali

racconti immoralidi Walerian Borowczyk (Francia, 1973)

“Racconti Immorali” (“Contes Immoraux”) è uno dei film più conosciuti tra quelli diretti dal compianto Walerian Borowczyk, un’opera all’epoca manipolata e massacrata dalla solita censura italiana incapace di rendere giustizia al cinema erotico d’autore. I quattro episodi su cui verte la pellicola in verità erano cinque, ma il regista polacco preferì lavorare separatamente con quel Continua a leggere

Suor Omicidi

suor omicididi Giulio Berruti (Italia, 1979)

Fa sempre un certo effetto riguardare un film come “Suor Omicidi”, soprattutto perché la protagonista è l’attrice svedese Anita Ekberg, passata dal celebre bagno nella fontana di Trevi in “La Dolce Vita” (1960) di Fellini al cinema nunsploitation più atipico e bizzarro di questo lungometraggio (un declino comunque iniziato anni prima con varie apparizioni in pellicole poco degne di nota). Eppure Continua a leggere

Emanuelle E Gli Ultimi Cannibali

emanuelle e gli ultimi cannibalidi Joe D’Amato (Italia, 1977)

Tra i vari film apocrifi della serie italiana dedicata a Emanuelle (ispirata a quella francese Emmanuelle, con una emme in più), questo in particolare ha delle prerogative che lo avvicinano non poco al cinema horror. Se non fosse per una componente softcore molto accentuata (per non dire dominante), potremmo persino accostare in toto questa pellicola ai contemporanei cannibal movies, un aspetto che Continua a leggere

Fiore Di Carne

fiore di carnedi Paul Verhoeven (Olanda, 1973)

La brillante carriera di Paul Verhoeven parte da molto lontano, esattamente da quel periodo olandese che nel giro di pochi anni lo pone all’attenzione del grande pubblico internazionale. Che Verhoeven sia giustamente considerato il più noto regista dei Paesi Bassi è un dato di fatto: “Fiore Di Carne” (“Turks Fruit” nel titolo originale, dall’omonimo libro del 1969) non solo ha sbancato i Continua a leggere

La Chiamavano Bilbao

bilbaodi Bigas Luna (Spagna, 1978)

Troppo spesso in Italia il nome di Bigas Luna (sottovalutato regista catalano scomparso nel 2013) viene accostato con superficialità alle sue pellicole erotiche da scoop giornalistico, impossibile non citare il controverso “Le Età Di Lulù” (1990) con una sensuale ma sprecata Francesca Neri o l’insulso “Bambola” (1996) con protagonista la showgirl Valeria Marini (e la Continua a leggere

Histoire d’O

histoire d'odi Just Jaeckin (Francia/Germania Ovest, 1975)

“Historie d’O” è un film del 1975 ispirato all’omonimo romanzo di Pauline Réage pubblicato nel 1954, un libro scandalo la cui prefazione fu scritta da Jean Paulhan, all’epoca amante della donna e grande estimatore del Marchese De Sade. Curiosamente proprio nel 1975 il nome di De Sade ritorna nel capolavoro di Pasolini “Salò o Le 120 Giornate Di Sodoma”, ma con un significato Continua a leggere

A Lonely Cow Weeps At Dawn

a lonely cowdi Daisuke Gotô (Giappone, 2003)

Il cinema giapponese della perversione non finisce mai di stupirci: anche per questo motivo parlare di un pinku eiga non equivale a raccontare la storia di un filmetto softcore come tanti, proprio perché spesso in queste brevi pellicole tutto ha origine da un’idea malsana alle spalle. Il regista Daisuke Gotô rispetta i canoni del genere, dalla durata (intorno ai sessanta minuti) alla presenza del sesso su cui Continua a leggere

Emanuelle e Françoise (Le Sorelline)

ema e fradi Joe D’Amato (Italia, 1975)

Con le sue pellicole, Joe D’Amato ha sempre creato un mondo a parte, lontano dagli stereotipi del cinema di genere italiano. Non si può infatti negare che anche nel nostro panorama mancasse a volte una certa originalità di fondo: un meccanismo sicuramente rodato ma a tratti ridondante che si ripeteva in maniera ossessiva con prodotti derivativi meno efficaci rispetto ai Continua a leggere