
di Hlynur Pálmason (Islanda/Danimarca, 2017)
Non è la prima volta che il cinema islandese ci parla di disadattati: era già accaduto con alcuni film diretti da Dagur Kári, dall’ottimo “Nói Albinói” (2003) fino al più recente “Virgin Mountain” (2015), anche se gli esempi non si fermano affatto qui. Oggi invece è il turno di Hlynur Pálmason (regista e sceneggiatore), il cui primo lungometraggio nasce in Continua a leggere